da lasicilia.it
Dopo l’ordinanza della sezione del Tar di
Catania, che evidenziava il mancato recepimento
della legge nazionale da parte
dell’Assemblea regionale siciliana circa
l’eliminazione della figura del difensore
civico, il coordinatore dei difensori
civici, Salvatore Saglimbene, ha inviato
una nota a tutti i sindaci e ai presidenti
dei consigli comunali della Provincia
etnea per riaffermare l’importanza
dell’istituzione e invitare i Comuni ad
effettuare la nomina.
Con la legge 191/09, il Parlamento ha
soppresso l’istituzione dei difensori civici
nei Comuni, ma la Regione siciliana,
essendo a statuto speciale, ha competenze
autonome sugli enti locali. Tant’è
che il Tar di Catania ha annullato la soppressione
di un difensore civico disposta
dal sindaco in esecuzione della recente
legge nazionale.
«L’istituzione del difensore civico nei
Comuni – ha detto Salvatore Saglimbene
– va valorizzata e, addirittura, allargata
agli altri enti sottoposti alla Regione
per garantire la rappresentanza dei
cittadini e i loro interessi nel rispetto dei
principi tutelati dalla nostra Costituzione.
Ecco perché ci siamo battuti per
scongiurare che la norma venga recepita
nell’ottica del risparmio per i Comuni,
considerando che il peso sui bilnaci è
irrisorio». Il coordinamento dei difensori
civici ha in programma una serie di
iniziative a difesa dell’istituzione.