Un futuro ancora da definire con tanti "temi scottanti" che ancora attendono risposte e soluzioni definitive. Ma idee chiare, chiarissime.
Il dott. Angelo Liggeri, commissario liquidatore di Simeto Ambiente, non ha problemi a definire che si tratta di «argomenti difficili che vanno affrontati con estrema serietà e concretezza», ma nel contempo è certo che «non è più il momento di temporeggiare, ma di lavorare in prospettiva, di fare chiarezza e pianificare guardando al futuro anche e soprattutto in vista della nascita delle nuove Srr».
Sul tavolo, fra i tanti temi oggi in discussione, quello relativo alla scadenza del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti con il Consorzio Simco, fissata al prossimo 27 settembre. Fra gli obiettivi principali quello di ridurre il costo del servizio per 5 milioni di euro, così come richiesto dai sindaci dei Comuni gestiti dall'Ato Ct-3.
Come stanno andando gli incontri di questi giorni con i sindacati e il Consorzio Simco?
«Stiamo lavorando con il massimo impegno affinché si possa giungere a una soluzione condivisa. L'aspetto che ci preme maggiormente è quello non soltanto di guardare al presente, ma di creare una nuova certezza: il contenimento dei costi. L'obiettivo è di arrivare ad una riduzione di 5 milioni di euro e l'unica via percorribile sembra quella di una riduzione o, comunque, di una rimodulazione dei servizi ad oggi effettuati. Risparmi che vanno ad aggiungersi agli altri 7 milioni previsti per altre voci, portando il risultato complessivo a 12 milioni di euro di costi in meno. Purtroppo gli incontri con i sindacati di questi giorni non sono andati a buon fine. Ho comunque pronta una nuova proposta risolutiva che mi riservo di esporre martedì prossimo ai sindaci. Decideranno loro».
E il personale?
«Torniamo a ribadire che non vogliamo alcun licenziamento. Siamo convinti che il posto di lavoro degli operatori vada tutelato, ma le riduzioni dei costi devono esserci. Insieme dobbiamo trovare la via d'uscita».
Il Consorzio Simco ha chiesto una proroga agli stessi patti ed alle stesse condizioni e soprattutto per la durata di un anno?
«Stiamo discutendo anche di questo. L'unica cosa certa è che dobbiamo trovare la formula, con le parti che ci devono indicare la strada per permetterci di ridurre i servizi per 5 milioni di euro mantenendo i lavoratori al numero di oggi. Penso che la strada giusta possa essere quella della produttività legata a un miglioramento del servizio. Possiamo guardare a questa voce per ottenere i risparmi cercati. Se leghiamo i servizi resi, l'efficienza, la produttività ai risparmi potremmo farcela».
Dott. Liggeri, come sta andando la differenziata nei 18 Comuni di Simeto Ambiente?
«Siamo contenti ma non soddisfatti: abbiamo un dato di agosto che è vicino quaranta per cento; possiamo dire di avere raggiunto l'obiettivo, di avere fatto un altro passo avanti per favorire la riduzione dei costi, ma non l'abbattimento, quello no. Paradossalmente, per avere un abbattimento maggiore dei costi stessi, avremmo bisogno ancora di più personale per la gestione degli impianti. In questo modo, sembra facile, ma soltanto a parole, avremmo risolto sia l'aspetto finanziario sia quello occupazionale, ma tornando a ragionare secondo le attuali normative... beh, oggi purtroppo sono solo sogni! ».
E che cosa ne pensa di tutti quei cittadini che, in barba a proclami, richieste di civiltà e inviti a un migliore comportamento civico continuano a insozzare le nostre strade? Sono in tanti, visti purtroppo i risultati, coloro che continuano a gettare per strade carichi di spazzatura, specie i rifiuti organici e indifferenziati, contribuendo alla nascita di indecorose microdiscariche (a volte poi nemmeno così micro...).
«Una parte di cittadini, chiamiamoli, diffidenti, continua purtroppo a non collaborare. Un'ostinazione difficile da combattere. Se dunque le parole, gli inviti al rispetto delle regole e gli incontri che da anni facciamo non hanno portato a nulla, vuol dire che è necessario intensificare i controlli. Per questo motivo stiamo attivando un progetto di controllo con il sistema di videosorveglianza che ci auguriamo possa finalmente mettere la parola fine a questo scempio. Sarà Simeto Ambiente in prima persona, visto che i Comuni (almeno la maggior parte) si trovano in difficoltà economica e non possono farvi fronte. Siamo già in attesa di specifici preventivi di spesa. Posso affermare tranquillamente che entro l'anno il servizio di videosorveglianza potrà diventare una realtà».
Torniamo al futuro. Queste benedette Srr possono davvero rappresentare la soluzione?
«Si parla già di proroga, anche lunga, e così probabilmente sarà, anche se formalmente potrebbero entrare in vigore anche subito, rispettando la data del 1° ottobre. Ci sono però dei punti da chiarire in merito. Le Srr sono società di regolamentazione e non di gestione del servizio. Chi dovrebbe poi curare tutta la parte gestionale? Nel sistema integrato non c'è solo il servizio, ma anche altre attività che vanno gestite non da un singolo Comune, che è competente per il servizio di raccolta e spazzamento, ma non certo di tutta quella serie di altri servizi (che comunque vanno economicizzati e snelliti) senza i quali il servizio integrato non può esistere. E poi chi dovrebbe fare il piano d'ambito? I tre sindaci che andranno a comporre il cda? Oppure la Regione stessa? Ma se così fosse dovrebbe sostituirsi a tutte le nuove Srr e farlo per tutte; e in più dovrebbe anche indire le procedure di gara. Per realizzare un progetto per la gestione del servizio ci vuole tempo, bisogna acquisire tutti i dati e costruire un progetto serio che abbia obiettivi concreti e soprattutto realizzabili. Insomma, non credo che tutto ciò sia fattibile in brevissimo tempo, anche se si continua a dire che "ce la possiamo fare in due mesi... "».
La Sicilia
15/09/2012