Almaviva: quattrocento esuberi tra Misterbianco e Napoli

Call Center Almaviva MisterbiancoSi è concluso a Roma, nella sede di Almaviva, l’incontro tra l’azienda di call center, sindacati e la Vodafone che nei giorni scorsi aveva manifestato la volontà tagliare il 40 per cento dell’intera commessa, determinando un esubero strutturale solo nel sito di Misterbianco di 597 lavoratori. Così come precedentemente anticipato da BlogSicilia dal vertice sono arrivate notizie confortanti che pur confermando i tagli ridimensionano in maniera considerevole numero di posti a rischio nella sede catanese.

“La compagnia telefonica – informa la segreteria della Cgil di Catania - si è dimostrata disponibile al confronto e si è dichiarata sensibile agli appelli dei territori. Gli esuberi sono ufficialmente 400 – precisa il segretario provinciale della Slc Cgil, Davide Foti – ma da suddividere tra Catania e Napoli. Questa novità ci offre la possibilità di aprire nuovo spazi di trattativa e di tentare la carta degli ammortizzatori sociali. Nei prossimi giorni ci incontreremo con Almaviva per definire i termini della nostra controproposta”.

“Vodafone ha deciso di fare un passo indietro su quelle che erano le prime intenzioni, cioè di dirottare il traffico destinato ad Almaviva Misterbianco sul centro produttivo di Napoli e quindi gli esuberi derivanti dalla flessione negativa delle chiamate verrà equamente dilazionato sui due centri”, afferma il coordinatore provinciale Ugl Giovani Claudio Mudanò aggiungendo che “rimaniamo comunque in attesa di effettive conferme da parte della segreteria nazionale del comparto Telecomunicazioni”.

In contemporanea al vertice romano i lavoratori del call center di Misterbianco hanno presidiato la sede organizzando un sit-in a difesa dei posti di lavoro. Al loro fianco, una delegazione di attivisti del progetto “Catania è Patria” che ha affisso uno striscione con scritto “Delocalizzare è tradire”.

Ettore Ursino
catania.blogsicilia.it
18/03/2013

tags: