Amministrazione comunale in campo per contrastare il bullismo nelle scuole

Sede comune - MisterbiancoIstituzioni, scuola, associazionismo e forze dell'ordine, tutti opportunamente coinvolti nell'operazione "Posta-il-bullo".

E' l'iniziativa che l'amministrazione comunale di Misterbianco sta mettendo in atto sul territorio per contrastare il grave fenomeno del bullismo nelle scuole, il "cyber bullismo" e anche la pornografia, rischi ai quali sono fortemente esposti i piccoli e adolescenti, anche a causa dell'uso generalizzato ed eccessivo delle nuove tecnologie in età sempre più precoce e spesso senza prudenti misure di controllo e di contrasto da parte dei genitori. I "modelli" e "messaggi" sbagliati, la fraintesa voglia di emulazione e protagonismo, la fragilità di tanti fanno il resto, arrecando danni notevolissimi.

L'iniziativa nasce dall'allarme sociale di una serie di preoccupanti segnalazioni giunte ai Servizi sociali del Comune, di cui si è fatto carico l'assessore Marco Corsaro, che - affiancato dai colleghi assessori alla Pubblica istruzione, Santo Mancuso, e alle Politiche giovanili, Federico Lupo - ha riunito i responsabili degli Istituti scolastici del territorio, il capo settore dei Servizi sociali del Comune Pinella Di Pietro, i rappresentanti della Cooperativa "Marianella Garçia" e dell'Istituto "Eden School" che fanno parte dell'Osservatorio d'area per il disagio e la dispersione scolastica, e coloro che si occupano istituzionalmente di questi problemi, come il dirigente del Compartimento della Polizia postale della Sicilia orientale Marcello La Bella, il luogotenente Caliri rappresentante della Tenenza dei carabinieri di Misterbianco e il comandante della Polizia municipale, Antonino Di Stefano. «Un momento di confronto importante - dichiara l'assessore Corsaro - da cui partiamo per varare con una delibera di Giunta la divulgazione di linee-guida operative per la tutela dei minori, affinché si avviino anche con la scuola le azioni di prevenzione e di contrasto del fenomeno».

Una mobilitazione necessaria, che tra le iniziative allo studio prevede di installare dei "punti di raccolta" delle segnalazioni (anche anonime) del fenomeno, per non relegare tanti episodi nel silenzio com'è purtroppo avvenuto finora.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
30/04/2015

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