Una delle mie drammatizzazioni musico-teatrali per ragazzi, Todaro for Guinea-Bissau, ovvero, fatti e non parole (ne Il dono, ed. Greco, CT 1997), parla di una Scuola di Augusta, dove ho insegnato per diciotto anni, che, ai vuoti proclami su povertà, bambini del mondo bisognosi di aiuti, si faccia questo si faccia quest’altro, senza in realtà fare mai niente se non aprire la bocca, per dieci anni riuscii a fare arrivare davvero una quantità di materiale di ogni specie ad una comunità di Mansoa, in Guinea Bissau, grazie a cordate di sacrifici dei suoi alunni, famiglie, Preside, docenti e collaboratori che provvedevano a raccolte e spedizioni direttamente, anche con aiuti esterni. Pensate che in fotografie sul posto in Africa vedevamo bambini con i nostri oggetti! E che un anno una nostra docente vi potè andare personalmente, fra le suore di quella comunità! Soddisfazioni proprio indimenticabili!
Perché ne parlo a Voi? Presto detto: Per Misterbianco è giunto il momento di quei bambini della Guinea-Bissau, occorrono fatti e non più parole!! Qui non voglio parlare di povertà (che pure è diventata un problema per tutti); qui voglio chiedere espressamente ai miei concittadini di non parlare più di politica, una politica vuota, inutile, dannosa, superflua, che non porta a niente, che non produce nulla di quello che il nostro Paese ha bisogno in questo momento! E che diamine, quanto devono durare queste elezioni!? Sono finite, signori miei, che forse non ve ne siete accorti? Dappertutto sono finite, concluse, hanno dato i loro verdetti! Nessuno più ne sta parlando, in nessuna parte; ma qui, a Misterbianco, ancora si azzarda un possibile ricorso! E basta ora, no? Caspita, tutti sanno che io non mi sono mai interessato di politica, anche se mio zio (che poi, in realtà, era mio nonno ed io porto il suo nome, sono vissuto tutta la vita con lui…) era un certo VITO LONGO, ben noto a tutti i Misterbianchesi; ancora oggi non mi occupo di politica, ma sono una persona non sprovveduta, di cultura e molto concreta, molto esperiente di rapporti con il mio prossimo, che per mio principio cerco sempre di rispettare. Ma qui si esagera, qui si sta perdendo di vista la realtà, e peggio, il benessere della Comunità… di questo passo si finirà sempre peggio per Misterbianco!
Dopo questo piccolo sfogo, chiarisco e preciso: Nino Di guardo è un mio fraterno amico, come lo è tuttora Ninella Caruso, l’ho detto tante volte, ho per loro rispetto e affetto perché ci conosciamo da piccoli. Questo, però, non deve essere frainteso: Nino Di Guardo è il nuovo Sindaco di Misterbianco, che piaccia o no, qualunque cosa si voglia dire, è il Sindaco di Misterbianco! Fosse stato eletto Nino Condorelli, che io ricordo ancora benissimo da giovane, anche se non ci frequentavamo regolarmente, una bravissima e seria persona, sento dire anche un bravo medico, avremmo tutti detto: è il nuovo Sindaco di Misterbianco, viva il Sindaco! Lo stesso per Massimo La Piana, che io non ho avuto il piacere di conoscere, ma ho letto che poggiava su una grande stima degli elettori: questo è importante e lascia ben sperare.
Ora torno al mio amico Nino: lo ha voluto e quindi votato con fiducia la maggioranza della Città, è un dato innegabile, chi lo mettesse in dubbio farebbe un torto non tanto a lui quanto ai Misterbianchesi! Quale è, dunque, il significato di questo mio discorso? Ho letto negli ultimi giorni, specialmente su questo sito, articoli sulla politica in generale, risultati di elezioni, commenti, risposte, critiche, inviti, ammaestramenti, controcritiche, il Sindaco di qua, l’Assessore di là, e ancora… e poi…e basta ora! Signori miei, basta ora parlare e cianciare di politica, si è arrivati all’esagerazione e nella direzione sbagliata e inconcludente; Dio mio, avessi letto un articoletto, un accenno, non per forza di congratulazioni al Sindaco, forse un po’ indigesto per taluno, ma almeno di incoraggiamento, di incitamento nel suo gravoso e fondamentale lavoro di migliorare la vita di Misterbianco… quasi niente! Eppure, Nino ha lasciato un più che buon ricordo del suo passato di Sindaco; non lo dico solo io, ma lo leggo e lo sento dire dagli altri! Io ho sentito via internet il suo comizio finale, credo alle sue parole e alle sue intenzioni, da amico e da Misterbianchese. E, se posso dirlo, proprio questo è il mio rammarico verso quanti continuano a parlarne negativamente e con pregiudizio: si sta giudicando una persona importante, le sue idee e le sua azioni che si appresta a realizzare ancora prima che essa abbia iniziato a mostrare ciò che deve fare e ciò che sa fare! È giusto questo? Giudicare una persona prima che abbia agito?
Una persona, riconosciuta da quasi tutti (chiaramente non dai suoi avversari personali), con un passato di primo cittadino con meriti? Avrei voluto leggere, piuttosto, li avrei anche capito più facilmente, articoli “costruttivi”: consigli, indicazioni, elenchi di opere da realizzare, con più o meno urgenza; problemi importanti e seri da cercare di affrontare e risolvere; suggerimenti per migliorare il funzionamento dei vari servizi per i cittadini; nuove proposte nel campo del lavoro; idee innovative nei settori della cultura, turismo, del volontariato, del lavoro dei giovani; ….niente, di tutto questo nemmeno una parola! Invece di tutto questa problematica di che cosa continuiamo a volerci occupare?: …di politica!!! ...Ma di quale politica volete parlare, signori miei!? “Occorrono fatti, signori miei tutti, e non più parole!” Per il momento dobbiamo solo dire: “Forza, Sindaco! Forza, Nino, rimbocchiamoci le maniche e tutti insieme operiamo con i fatti per il bene di Misterbianco tutto! Solo questo deve contare!”