Catania, all'Oikos decadono i supercommissari

Discarica TiritìIl Cga accoglie in via cautelare l’appello della società che si occupa di rifiuti e sospende le quattro nomine prefettizie.

Catania - Clamorosa decisione del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana, il quale con propria ordinanza in sede giurisdizionale n.765, accogliendo l’appello presentato dall’Oikos, ha sospeso in via cautelare gli effetti esecutivi della sentenza di primo grado del Tar di Catania (n.2750 del 2016, pubblicata il 27 ottobre), e ha ribadito che i provvedimenti (ordinanza n.489 del 24 luglio 2015) del prefetto di Catania Maria Guya Federico con cui era stata emanata l’interdittiva antimafia «non erano assistiti da motivazioni convincenti e sufficienti».

Decadrebbero così subito dalle loro funzioni i commissari prefettizi Carlo Gualdi, Maurizio Cassarino, Riccardo Tenti e Stefano Scammacca che gestiscono l’azienda che si occupa di rifiuti e in particolare della gestione della discarica di Valanghe d’Inverno. La trattazione del merito avverrà il 5 luglio 2017.

Comprensibile la soddisfazione dei legali dell’Oikos, a partire dall’avv. Rocco Mauro Todero: «Dopo aver perso un anno e mezzo di tempo, ci ritroviamo accolte le nostre ragioni. Per la seconda volta il Cga, consolidando di fatto nel merito la propria posizione, afferma che i provvedimenti prefettizi non sono validi, che ha errato anche il Tar nelle sue considerazioni, a rischio di “pregiudizi gravi e irreparabili” per la società Oikos».

«Ho già subito inviato - continua il legale - una pec formale ai Commissari, per portarli a conoscenza che da oggi, venerdì alle 17, essi non sono più nell’esercizio delle loro funzioni. Viene meno l’interdittiva antimafia, e deve venire meno anche il commissariamento. La Prefettura è parte del giudizio, ed ora deve conoscerne l’esito come noi. Il Tribunale ha dichiarato che non c’è alcun coinvolgimento dei titolari Oikos o loro familiari con associazioni criminali, che non c’è stato alcun tentativo di infiltrazione (il procedimento penale “Terra mia” è per corruzione, e non comporta l’interdittiva, ndr), da adesso possiamo sostanzialmente far riprendere l’azienda ai legittimi proprietari, e poi valuteremo tutto quello che c’è da fare. La Prefettura deve solo prenderne atto. Da subito l’azienda può partecipare a tutte le gare pubbliche che prima le erano negate; in secondo luogo, sicuramente possiamo portare benissimo avanti in Regione il procedimento per il rinnovo delle autorizzazioni Aia, Via, ecc.».

Va però detto che il presidente Crocetta a Motta e Misterbianco ha preannunciato di non voler concedere all’Oikos tali autorizzazioni. «Il presidente Crocetta - replica l’avv. Todero - non ha alcuna competenza in materia di Aia e di Via, che è dei dirigenti e delle Conferenze dei servizi; lui non può invadere e interferire, non tocca a lui decidere in quella materia, perché dal 2001 esiste la separazione delle competenze amministrative-dirigenziali da quelle politiche. Le ordinanze regionali 11 e 12 a gennaio 2016 ci davano ragione sulla conformità urbanistica, e andremo avanti sulla nostra strada».

E la Prefettura? Per ora tace. Il capo di Gabinetto, dott. Licia Messina, ci dice che negli uffici «non è arrivato ancora nulla», riservando eventuali commenti ai prossimi giorni.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
16/12/2016

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