Il Vangelo di Gesù Cristo, che ci insegna ad avere a cuore il bene integrale della persona, ci spinge a dire "una parola" sulle prossime elezioni di Misterbianco.
E' nota l'attuale sfiducia verso la politica, ma le prossime elezioni potrebbero essere l'occasione per rilanciare la partecipazione attiva dei cittadini alla vita della città, con uno sguardo che sappia andare oltre le scadenze elettorali.
La Dottrina sociale della Chiesa ci insegna che nessun partito o schieramento politico può corrispondere <completamente alle esigenze della fede e della vita cristiana>
Con umile spirito di servizio, ci permettiamo di chiedere:
- Correttezza e coerenza etica nell'impegno socio‑politico. Il politico cerchi il vero bene comune e anteponga gli interessi della città ai propri. Dimostri rispetto per la legalità e dica un deciso "NO" alle varie forme di clientelismo che mortificano la persona. Valorizzi le iniziative culturali e sociali, attuali e future, promosse dai cittadini e dalle associazioni (mettendo in pratica il principio di sussidiarietà).
- Competenza e professionalità. Il politico, secondo l'insegnamento sociale della Chiesa, deve saper dare garanzia di competenza, che nasce da preparazione professionale qualificata, aggiornata, capace di invenzione continua.
- Il politico abbia a cuore e testimoni alcuni valori fondamentali per il bene della città. Si impegni ad attivare tutti quei servizi sociali necessari per la promozione e la difesa della famiglia fondata sul matrimonio; la difesa della vita umana, in ogni istante, dal concepimento fino alla morte naturale; l'attenzione e il sostegno alle persone e alle famiglie più disagiate; la sicurezza nei quartieri. Il politico dovrà curare la promozione dell'educazione dei giovani, insieme alla realizzazione di adeguate politiche attive che favoriscano il lavoro (artigianale, cooperativistico o imprenditoriale, ecc.).
- Il politico affronti la campagna elettorale dibattendo sui programmi concreti, senza aggredire gli avversari con parole e atteggiamenti per nascondere il vuoto politico. A tal proposito ci piace ricordare a tutti il severo monito di don Luigi Sturzo: <Ognuno di noi, perché uomo e perché cristiano, è chiamato ad essere fedele alla verità, evitando menzogne così facili a venire sulla bocca in tempo di lotta; evitando ingiurie e accuse infondate e gelosie fra gli stessi colleghi e collegati e frodi che si credono legittime e insidie che sono stimate regole del gioco>.
Formuliamo infine l'augurio che a tutti i cittadini stia a cuore il bene della città, per affrontare le difficoltà del momento presente con responsabilità e fiducia.