Nel corso dell’anno scolastico appena concluso, le classi 2B e 2C (sec. di I grado) dell’IC A. Gabelli di Misterbianco hanno svolto percorsi didattici multidisciplinari CLIL incentrati su educazione alimentare e stili di vita sostenibili, promuovendo il senso di responsabilità sociale con l’innovativa proposta pedagogica del Service-Learning.
Partendo dalla natura sociale dell’apprendimento e dal rilevamento dei bisogni della comunità locale, i docenti hanno aiutato i ragazzi a unire le dimensioni di apprendimento e servizio solidale, ragionando sulla possibile ricerca di soluzioni a problemi legati al contesto socioeconomico di riferimento. “In linea con le Indicazioni Nazionali per il Curricolo e la Legge 92/19 sull’insegnamento dell’educazione civica, con cui le istituzioni scolastiche sono chiamate a favorire la diffusione della cultura della sostenibilità in vista dell'attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030, il fine dei nostri percorsi formativi è stato rendere gli alunni protagonisti attivi del processo di apprendimento, legando strettamente le competenze e i contenuti disciplinari appresi a scuola a contesti di vita reale tramite Service-Learning e sfruttando al contempo la trasversalità della metodologia CLIL”, spiega la prof.ssa Licia Arcidiacono, referente dei percorsi di potenziamento CLIL attuati in compresenza con le prof.sse Azzarelli e Saporito in 2B e con le prof.sse Bonasera e Santonocito in 2C. Le attività delle due classi sono state differenti ma complementari, rendendo i ragazzi agenti di cambiamento e “testimonial” della lotta allo spreco e promotori del consumo responsabile.
Dopo una prima fase teorica di conoscenza dell'argomento, col progetto “No food waste – la spazzatura non ha fame!” gli alunni di 2B hanno proceduto ad avviare un’indagine sul territorio locale realizzando questionari da somministrare ai negozianti di generi alimentari e a tutti coloro che vivono nel territorio di Misterbianco. Questi ultimi hanno risposto, liberamente e in maniera anonima, a semplici domande sulle loro abitudini alimentari. Tra le soluzioni emerse in classe per la riduzione del problema spreco alimentare, quella più innovativa è apparsa l’utilizzo dell’app pro-sostenibilità Too Good to Go, diffusa di recente anche in Italia. L’app gratuita permette di recuperare le eccedenze alimentari e non sprecare l’invenduto del giorno proveniente dagli esercizi commerciali, mettendo in comunicazione esercenti e consumatori locali e facendo acquistare il cibo avanzato a prezzo ridotto, secondo una politica di consumo etica.
La conoscenza di una app che permette l'acquisto di cibo in esubero e destinato, in altro modo, ad essere sprecato, ha incuriosito tutti i ragazzi e stimolato in loro la voglia di saperne di più. I docenti che li hanno seguiti in questo percorso di conoscenza della problematica hanno organizzato un incontro online con la Regional Manager dell’app per la Sicilia, Luciana D’Imprima. La manager non solo si è dimostrata disponibile ma anche entusiasta di conoscere questi "curiosi" ragazzi. È rimasta sorpresa del lavoro svolto e dal loro desiderio di capire come poter mettere in pratica dei comportamenti corretti per evitare lo spreco alimentare. Durante l'incontro, il coinvolgimento è stato totale e tutti gli alunni si sono concentrati per partecipare ad un dibattito in cui la manager ha fornito delle risposte esaustive.
Studiando l’importanza dell’acqua e analizzando le cause legate allo spreco di questa preziosa risorsa, col progetto “Salva l’acqua, dona la vita” gli alunni di 2C hanno invece individuato nell’uso quotidiano della bottiglia ecologica una possibile soluzione per contribuire a ridurre il problema a livello individuale, lanciando anche un messaggio sociale alla collettività. L’iniziativa solidale, veicolata dai ragazzi tramite video storie sui canali social dell’Istituto, ha previsto la realizzazione e la promozione della bottiglia ecologica ufficiale dell’IC A. Gabelli attraverso un’azione di gruppo che da un lato ha promosso il concetto di “sostenibilità” a livello locale e dall’altro ha portato la comunità scolastica a riflettere sul problema della crisi idrica da una più ampia prospettiva internazionale, associando all’iniziativa una raccolta fondi per sostenere un progetto tra quelli registrati sul portale dell’organizzazione no profit The Water Project e aiutare una comunità dell’Africa subsahariana.
L’Istituto misterbianchese diretto dalla dott.ssa Battaglia ha recentemente aderito alla Rete regionale di Scuole “Service Learning e Cittadinanza”, nel circuito di formazione e delle attività nazionali promosse dal MIUR, per cui tali attività potranno essere documentati all’interno della fase di sperimentazione richiesta agli istituti scolastici partecipanti.
Ecco la dimostrazione che spesso la scuola intesa nel modo più convenzionale ed istituzionale può e deve essere oggi un tramite, un facilitatore per gli apprendimenti e le conoscenze che si legano alla vita pratica di tutti i giorni e che potrebbero emozionare di più i ragazzi perché sentono di poter spendere immediatamente i loro saperi nella vita di tutti i giorni.