Compost, una scelta progressista ed ecologica

compostaggio
Trasformare i rifiuti organici o l’umido in compost dovrebbe essere una priorità affinchè un’amministrazione comunale può definirsi virtuosa. Bucce di frutta, verdura, carne, pesce e lische, pane, pasta e riso, carta bagnata o unta, carta assorbente da cucina, gusci d’uova, filtri di the e camomilla, fondi e cialde di caffè, fiori recisi, foglie di piante domestiche, ramoscelli di legno, erba sfalciata, piccoli quantitativi di erba e foglie, pane raffermo, escrementi di piccoli animali, fazzoletti di carta usati, cotton fioc di puro cotone: sono rifiuti umidi-organici (cioè composti costituiti da uno scheletro di carbonio e idrogeno legante qualche eteroatomo che può essere: ossigeno, azoto, zolfo, fosforo, silicio).

Davide Ferraro

L'Unione europea con la direttiva (99/31/CE) ha stabilito che in discarica devono finire solo materiali a basso contenuto di carbonio organico e materiali non riciclabili. La direttiva prevede inoltre il compostaggio ed il riciclo quali strategie primarie per lo smaltimento dei rifiuti.
Poiché in Sicilia produciamo 600 Kg di "rifiuti" a testa all'anno, ed il 35-40 % è fatto di rifiuti umidi-organici (Fonte ARPA) è importante che questi vengano trasformati in compost o humus (Il compost è il risultato della decomposizione e dell'umificazione di un misto di materie organiche da parte di macro e microrganismi in condizioni particolari: presenza di ossigeno ed equilibrio tra gli elementi chimici della materia coinvolta nella trasformazione) cosi come previsto dalla direttiva per dei motivi ben precisi:
1) si ridurrebbe drasticamente la quantità di rifiuti che viene riversata in discarica e noi misterbianchesi, voglio ricordare, per smaltire una tonnelata di rifiuti, paghiamo 100€;
2) diminuirebbe la quantità di biogas e di numerosi liquami (percolato) altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere;
3) il compost può essere utilizzato come fertilizzante su prati o prima dell'aratura, migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi.

Ma cosa si può fare per trasformare i rifiuti organici in compost? Esistono due possibilità, che non sono alternative tra loro:
-la prima (riguarda i comuni e gli ATO) ed è quella di costruire impianti di compostaggio, poiché esistono macchinari che riescono a trasformare i rifiuti organici in compost;
-la seconda (riguarda famiglie e aziende) ed è quella di comprare compostiere domestiche affinchè il cittadino nella sua campagna nella sua terrazza o nel suo giardino possa ricavare il compost.
Poichè in questi anni in Sicilia non si è fatto nulla per incentivare la costruzione di impianti di compostaggio, attualmente, se vogliamo fare del bene all’ambiente, alle piante e a noi stessi, non ci rimane che - mi auguro che questo argomento “starà a cuore” ad un futuro governo di centro sinistra a MISTERBIANCO – cominciare dal nostro privato: comprare una compostiera, metterci dentro quei rifiuti di cui vi ho fatto l’elenco all’inizio dell’articolo e aspettare qualche mese fino a che si formi spontaneamente il compost.

N.B. A Misterbianco esiste un’impianto di compostaggio in Contrada Cubba di proprietà del Comune di Misterbianco, ma le politiche anti progressiste (che purtroppo stanno durando da anni) dell’amministrazione di centro destra hanno fatti si che l’impianto ancora deve essere completato e i cassonetti e la sensibilizzazione nelle frazioni di Misterbianco in merito a questo tema sono praticamente inesistenti.

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