C'è voluto un pomeriggio per digerire la conferenza stampa di stamani del Sindaco Di Guardo. Nessuna novità ovviamente: attacchi triti e ritriti inaspriti dall'astio nei confronti di colui che lo ha "tradito" e che ha provato a spodestarlo alle precedenti amministrative; il tutto, come al solito, condito dal proverbiale linguaggio colorito e da una dialettica spesso povera di argomentazioni, rivolta principalmente alla pancia e non alla testa degli elettori.
Detto questo, è indubbio che il consigliere Corsaro debba dare spiegazioni più approfondite di quelle fino ad ora fornite, ma la questione ha assunto ormai connotati surreali. Due assessori della Giunta vengono immortalati insieme a Carmelo Placenti mentre presentano una squadra di calcio, poi sequestrata, ed è tutto normale. Il vicesindaco viene arrestato e l'Amministrazione procede come se nulla fosse. Il figlio di un consigliere comunale è implicato in una delle ultime indagini e nessuno dice nulla. Due pesi e due misure?
Adesso accusa Corsaro di avere amicizie tra i mafiosi (non ha ancora imputazioni a suo carico anche se questa vicenda genera non pochi dubbi sul suo operato) ma non aveva nulla da dire quando lo stesso Corsaro sedeva in giunta insieme a lui. Misterbianco non ha bisogno di faide tra amministratori ma di una sicurezza che gli è stata negata anche a causa della "culpa in vigilando" del Sindaco Di Guardo.
Le dimissioni? Ok, chiediamole, ma perché non chiederle anche per i suoi e anzi, perché non dimettersi in massa ponendo fine ai veleni, ai sospetti e all'incertezza per le sorti della nostra comunità? Noi siamo già pronti.