COMUNICATO STAMPA del 26 settembre 2009
I difensori civici dei comuni che ricadono nel comprensorio territoriale dell’Ato 3 Catania “Simeto Ambiente”, hanno chiesto alla Serit di uniformare le cartelle esattoriali, relative alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, alla sentenza della corte costituzionale n. 238 del 24 luglio del 2009 con la quale la Sprema corte ha stabilito che la Tia è una tassa e non una tariffa e che pertanto l’applicazione dell’Iva, l’imposta sul valore aggiunto, è illegittima. La lettera è stata recapitata anche alla Simeto Ambiente affinché non emetta ulteriori fatture con la presenza dell’Iva.
Nei giorni scorsi i difensori civici della provincia di Catania, su questo argomento, avevano incontrato il prefetto di Catania Vincenzo Santoro al quale era stato già anticipata la diffida che sarebbe stata inviata alla Simeto Ambiente e alla Serit. Al prefetto i difensori civici hanno chiesto di vigilare affinché la società e la Serit si attengano ai deliberati della Corte costituzionale.
«Solerti alle interessi e ai diritti dei cittadini – ha spiegato l’avvocato Salvatore Saglimbene, difensore civico del comune di Misterbianco – abbiamo ritenuto doveroso informare innanzi tutto il prefetto, ma non ci siamo tirati indietro nell’invitare la Serit e l’Ato per evitare appesantire le bollette con l’Iva che, invece, non deve essere corrisposta come ha bene stabilito la Corte costituzionale».
La lettera è stata firmata dai difensori civici dei comuni di Misterbianco, Paternò, Nicolosi, Motta Sant’Anastasia, Belpasso, Ragalna e San Giovanni la Punta.
fonte: ufficio stampa
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