Discarica, il conto alla rovescia in vista della protesta di sabato

Sit in comitato No DiscaricaTutto pronto per la manifestazione di sabato prossimo, organizzata dal comitato congiunto di Misterbianco e Motta Sant'Anastasia per dire no alla discarica ed al suo ampliamento che prevede lo sversamento di 2,5 milioni di metri cubi di rifiuti. Appena finito il mese di agosto, i comitati dei due Comuni hanno iniziato un'azione sinergica che culminerà sabato con due cortei, uno che partirà dal cimitero di Motta Sant'Anastasia e l'altro da piazza Mazzini a Misterbianco e che si congiungeranno all'imbocco della Strada provinciale n. 13, quella che conduce alla discarica.

Nella giornata di ieri la discarica è stata oggetto di due incontri, il primo di carattere istituzionale che si è tenuto a Palermo, nella sede dell'assessorato regionale al Territorio, ed il secondo ieri sera, nel teatro comunale, dove si sono riuniti i rappresentanti delle associazioni per organizzare la manifestazione. L'incontro a Palermo, come era nelle previsioni, si è concluso con un nulla di fatto per quanto riguarda la revoca dell'ampliamento dell'impianto occupandosi del progetto di risanamento ambientale e messa in sicurezza del vecchio sito, che dovrebbe concludere la sua attività entro il mese di settembre.

La ditta ha presentato un progetto, munito dei relativi visti, che prevede la copertura del sito sia con terreno vegetale che con materiale coibentante prevedendo anche la piantumazione. Per quanto riguarda, invece, la revoca dell'autorizzazione all'ampliamento, si sono registrati momenti di tensione tra i partecipanti, presenti i sindaci Angelo Giuffrida per Motta Sant' Anastasia e Nino Di Guardo con il presidente del consiglio comunale Nino Marchese per Misterbianco oltre alla proprietà dell'impianto gestito dall'Oikos.

«Ho ribadito la mia contrarietà a quella autorizzazione che riteniamo illegittima - ha detto il sindaco Di Guardo - perché non rispondente ai dettati normativi. Il mio Comune per 40 anni ha subito i disagi dell'impianto e non può essere ancora penalizzato. Per questo motivo, sabato scenderò in strada con i cittadini indossando la fascia tricolore, a testimoniare che non è una contrapposizione politica, ma una battaglia di civiltà».

Nei giorni scorsi, il comitato ha raccolto adesioni approfittando della festa della Madonna degli ammalati ed esponendo davanti allo spiazzale del santuario uno striscione stradale con la scritta «No discarica», oltre ad invadere di messaggi facebook con l'invito a partecipare. Ieri sera, infine, le associazioni si sono mobilitate per l'appuntamento di sabato, riunendosi al teatro comunale per organizzare logisticamente il corteo che partirà alla 9 da piazza Mazzini.

Impianto nato trenta anni fa
La discarica di Tiritì è sorta oltre trenta anni fa su un terreno argilloso in territorio di Motta ma a poche centinaia di metri dal centro storico. L'impianto si è ingrandito anno dopo anno fino ai primi anni Novanta quando in seguito ai miasmi fu chiuso con decreto dell'allora assessore regionale Giovanni Burtone. Un ulteriore stop si ebbe alla fine dello stesso decennio per il crollo di una collina di rifiuti che provocò notevoli disagi. L'impianto dovrebbe chiudere i battenti per riaprire d'inverno in contrada Valanghe.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
12/09/2012

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