Dopo il Cpi, si aspetta il rientro a Misterbianco anche dei servizi sociosanitari dell'Asp

Lesioni ASP MisterbiancoDopo l’annuncio del sospirato rientro a Misterbianco degli uffici circoscrizionali del Centro per l’Impiego, ora si attende il concretarsi di un altro “passo” importante, anch’esso oggetto da mesi di varie polemiche: il completo e definitivo ritorno in città dei servizi dell’Azienda sanitaria provinciale, trasferiti dopo l’inopinata chiusura per inagibilità - nell’estate scorsa – dei locali di via Galilei. Tanti gli utenti penalizzati dagli inevitabili disagi provenienti per lunghi mesi dalla mancanza di servizi importanti quali le vaccinazioni, la Guardia medica, gli ambulatori specialistici e il Consultorio familiare.

Il sindaco Nino Di Guardo ha preannunciato fino ai giorni scorsi che si sta provvedendo e si tratta ormai di poco. Già rimasto l’Ufficio di Igiene pubblica, per l’Asp sono appositamente predisposte alcune aule dell’Ics Leonardo da Vinci in via Garibaldi bassa, per la Guardia medica e il Consultorio il Centro polifunzionale di Lineri. Migliaia di utenti dovrebbero presto poter usufruire nuovamente degli importanti servizi sociosanitari senza doversi recare a Catania. Da parte sua, l’ex vicesindaco Marco Corsaro ora all’opposizione sollecita anche iniziative autorevoli per il ripristino e recupero dei locali in atto dismessi di via Galilei, una pratica tecnica e burocratica che è l’Asp a dover risolvere al più presto.

In effetti, non si hanno notizie sugli immobili di via Galilei di proprietà dell’Azienda sanitaria, operanti da due decenni e dichiarati inagibili dopo l’immediato sopralluogo susseguente ai cedimenti strutturali avvenuti prima del ferragosto 2016. L’Asp aveva subito finanziato e affidato uno studio tecnico-geologico (da farsi entro 45 giorni) di «caratterizzazione fisico-meccanica del piano fondale e dei materiali, a seguito dei fenomeni di dissesto statico» accertati, per le “reiterate lesioni anche di elementi portanti”, dovendo verificare «le condizioni di sicurezza statica dell’immobile e il mantenimento della capacità portante del terreno, conseguenza di possibili circolazioni idriche sotterranee». Si attendono le valutazioni e la necessaria messa in sicurezza.

Per i cittadini, a prescindere dalle “parti” e dai “confronti”, è comprensibile la legittima attesa di riavere comunque presto ciò che era venuto loro a mancare. Come dire, un auspicio comune e “bipartisan” per l’effettiva soluzione del problema.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
20/03/2017

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