Emergenza umido, i rifiuti finiscono nella discarica "Valanghe d’Inverno"

Discarica TiritìIl Comune di Misterbianco costretto a scaricare l’umido nella discarica di Motta Sant’Anastasia. E lo fa con un’ordinanza urgente del sindaco Nino Di Guardo. Ma il primo cittadino misterbianchese non si limita all’atto amministrativo e spara a zero contro la Regione Siciliana di cui critica una presunta inerzia sulla questione dei rifiuti.

L’ordinanza, che porta la data del 4 settembre, è stata resa necessaria per far fronte alla chiusura temporanea dell’impianto per il trattamento dell’umido della Sicula Trasporti, dove finora finiva la frazione differenziata di tanti comuni catanesi. La misura del sindaco è stata emessa in base all’articolo 191 del decreto legislativo 152/2006.

Nell’ordinanza, Di Guardo fa riferimento anche all’impossibilità di conferire l’umido ad altre società di gestione dei rifiuti; né, d’altra parte, Regione siciliana e la Srr (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti) ‘Catania Area Metropolitana’ hanno indicato altri impianti di compostaggio.

E così il Comune di Misterbianco si vede costretto a varcare ulteriormente quei cancelli della discarica Oikos di contrada ‘Valanghe d’inverno’, che qualcuno pensava fossero stati formalmente chiusi dalla Regione a fine luglio.

Insomma, l’umido finirà assieme ai rifiuti indifferenziati in quelle vasche alle quali la Regione aveva negato il rinnovo del decreto di autorizzazione. Si tratterà di un conferimento temporaneo – come precisa Di Guardo nell’ordinanza – fino a che non verrà individuato un impianto disponibile a ricevere l’umido prodotto a Misterbianco.

“Siamo al paradosso – denuncia il sindaco – i Comuni con mille sforzi riusciamo a differenziare i rifiuti, di cui l’umido è la parte più corposa, e non possiamo conferirlo in un impianto di compostaggio. In cinque giorni, a Misterbianco abbiamo buttato al vento 40 tonnellate di umido, portato in discarica, con un notevole aumento dei costi e la vanificazione di due anni di sacrifici”.

Poi, Di Guardo ‘spara a zero’ contro il governo regionale e ne denuncia l’inerzia: “La Sicilia sta morendo. Non c’è governo, non c’è iniziativa valida per dare speranza ai sindaci che ogni giorno lavorano per portare ordine nelle città. Se il governo non ce la fa si commissari la Sicilia. Venga gente seria a dare una risposta. Così non possiamo più andare avanti.

“Abbiamo convocato la Srr – aggiunge – perché se il governo non provvede ci muoviamo noi sindaci. Oggi tutte le discariche sono private, il governo non decide di realizzare discariche pubbliche e favorisce così la gestione privata. E la Sicilia resta con le chiacchiere come si legge ogni giorno sui giornali”.

Di Guardo ne ha pure per il presidente Crocetta, che anni fa aveva voluto al suo fianco per presentare un suo libro: “Dov’è la rivoluzione di Crocetta? Io non l’ho vista e, se c’è stata, forse dormivo”.

Misterbianco però un proprio impianto di compostaggio ce l’ha. Fermo, ma ce l’ha. È stato realizzato in contrada Cubba grazie ai finanziamenti concessi dall’Unione Europea all’interno della Programmazione dei Fondi Strutturali 2000-2006 con il Pic Urban II. La gestione è stata affidata l’11 febbraio scorso, proprio alla Sicula Trasporti. Che fine ha fatto?

“L’impianto non può ancora funzionare – risponde Angela Vecchio, assessore comunale all’Ambiente – e al momento risulterebbe antieconomico farlo. Attualmente potrebbe ‘lavorare’ 1500 tonnellate di umido l’anno e Misterbianco invece ne produce circa seimila. Ci vorrebbero circa 400mila euro l’anno per il trattamento. Abbiamo chiesto l’ampliamento e con alcune soluzioni tecniche potremmo arrivare a renderlo operativo per tremila tonnellate l’anno”.

Un valzer di cifre che fa girare la testa. Anche perché, nell’attribuire la gestione dell’impianto, si dice che la frazione umida prevista dal Piano di intervento per l’organizzazione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti dell’A.R.O. (l’Ambito di raccolta ottimale) di Misterbianco è stata calcolata in 1.700 tonnellate l’anno. E che alla ditta, quale corrispettivo, spettano i proventi che derivano dal conferimento alla tariffa convenuta di 80 euro a tonnellata.

Rosario Nastasi
catania.blogsicilia.it
05/09/2014

tags: 

Commenti

PA. Buttafuoco aveva ragione!

PA. Buttafuoco aveva ragione! Commissariamo questa buttanissima Sicilia e diamo fiducia non più a partiti fottutissimi ma a giovani stellari che fino ad ora ( grazie a Dio ), togliendo i traditori come AV/VENTURINO, si comportano da veri guerrieri senza macchia e senza paura.

Enzo Messina

se il popolo siciliano (e in

se il popolo siciliano (e in questo particolarissimo caso gli elettori di centro sinistra) avesse un minimo di spirito critico, il governo Crocetta sarebbe già a casa... l'interesse unico dei partiti di maggioranza è il "rimpasto" (termine che dovrebbe essere bandido dal contesto politico), e noi cittadini aspettiamo trepidanti i nuovi assessori come si aspettano le star al festival del cinema di Venezia (che anche ques'anno sono assenti...).

Pietro Santagati

Pagine