da lasicilia.it
Aumento dell'orario di lavoro da 36 a 40 ore settimanali, adeguate misura di sicurezza e prevenzione degli infortuni e migliore coordinamento nell'impiego dei lavoratori. Sono le richieste finite sul tavolo della trattativa dopo le 2 ore di sciopero effettuate la scorsa settimana dai 18 lavoratori di «Etna Ambiente», società a capitale pubblico di diversi comuni dell'interland di cui il comune di Misterbianco è il maggiore azionista.
La società impegna da anni i lavoratori usciti dal ciclo produttivo che il Comune aveva prima coinvolto in alcune cooperative e poi transitati nella società alla quale il Comune affida da tempo dei lavori di manutenzione. Dopo lo sciopero di due ore e l'impegno del sindaco Ninella Caruso di chiedere a «Etna Ambiente» lo svolgimento dell'incontro da tempo richiesto, le parti si sono incontrate presenti per la Cisl Maurizio Attanasio, per la Cgil Stefano Materia, il sindaco Caruso e per Etnambiente il presidente dott. Antonio Pogliese ed il coordinatore Nicola Abbadessa.
«Abbiamo chiesto l'aumento dell'orario di lavoro a 40 ore - hanno detto Attanasio e Materia - perché ormai il gruppo dei lavoratori è stato quasi dimezzato dai pensionamenti e quindi si sono liberate risorse per adeguare l'impiego dei lavoratori alle esigenze degli aumentati carichi di lavoro che andrebbero tra l'altro meglio coordinati».
Una richiesta, l'aumento dell'orario, non recepita dall'Amministrazione. «Da anni il Comune supera ostacoli burocratici ed economici di ogni tipo per assicurare il lavoro a questi operai con un affidamento diretto - ha detto il sindaco Caruso - e se è vero che si sono realizzate economie per i pensionamenti, questi sono poca cosa rispetto ai tagli subiti dai comuni in questi anni che hanno messo in crisi gli enti locali. I lavoratori di Etna Ambiente non sono gli unici lavoratori a orario ridotto poiché nel nostro organico ci sono oltre 40 dipendenti, gli ex Lsu, a 30 ore settimanali e non ci sono le risorse neppure per la loro stabilizzazione».
Per quanto riguarda le altre rivendicazioni l'azienda ha assicurato il pagamento del vestiario per il 2010 e l'acquisto di quello estivo ed il presidente Pogliese ha promesso un suo intervento all'amministrazione per chiarire le direttive sui carichi di lavoro del personale di Etna Ambiente.
Non soddisfatti i rappresentanti sindacali di Cgil e Cisl Materia e Attanasio che hanno comunicato il loro impegno affinché vengano raggiunte le legittime aspettative dei lavoratori.
«Il lavoro svolto dai 18 operai - dicono i due sindacalisti - se esternalizzato, costerebbe molto di più alle casse comunali e l'adeguamento del monte ore eviterebbe che gran parte dei lavoratori vadano in pensione con un assegno misero. 1Ci auguriamo che il sindaco riveda tale posizione».