In fila sino a Piano Tavola

lavori sulla Ss 121da lasicilia.it
Una lunga fila di almeno un chilometro,
quella che ieri, nelle ore di punta, si è formata
sulla Ss 121 in seguito all’inizio
della nuova tranche dei lavori di riqualificazione
dell’arteria, nel tratto che attraversa
la zona commerciale di Misterbianco.
Un disagio già previsto la scorsa
settimana, quando la direzione dei lavori
aveva annunciato che da ieri sarebbe
cambiato il senso di circolazione nelle
quattro corsie della statale.
Ieri mattina già alle 8, ma la fila è stata
costante anche nel pomeriggio, un
serpentone si allungava dal bivio Sieli e
arrivava fino alle porte di Piano Tavola.

Il
percorso alternativo previsto dall’ufficio
del traffico è certamente tortuoso,
ma l’unico possibile per evitare di entrare
nel centro storico. Dal bivio Sieli le auto
imboccano la provinciale che porta
sulla Catania-Enna, ma dopo cento metri
devono svoltare a sinistra per via Pilata,
che da ieri è diventata a senso unico.
Una strada ampia che comunque non
riesce a smaltire il traffico, soprattutto
nelle ore di punta.Molti automobilisti, in particolare
quelli che conoscono il centro abitato, ieri
hanno imboccato lo svincolo per Motta
S. Anastasia per oltrepassare il cavalcavia
ed entrare in via S. Nicolò, attraversando
il centro storico. Anche in questo
caso una piccola fila si è formata all’uscita
di via Rosano, da dove si imbocca nuovamente
il corso Carlo Marx.

Ad accorgersi che qualcosa era cambiato
sono stati gli stessi residenti che su
via Rosano hanno potuto registrare un
aumento del volume di traffico e il formarsi
di una fila di circa duecento metri.
Minore il disagio per chi andava verso
Paternò: dopo aver percorso il tratto già
riqualificato, all’altezza del bivio Mezzocampo,
è stato indirizzato sulla corsia
opposta della Ss 121, da percorrere in
controsenso fino al bivio Sieli. Le altre tre
corsie restano chiuse al traffico per permettere
alle maestranze di sostituire in
sicurezza lo spartitraffico in cemento e
installare l’impianto d’illuminazione.

LEGGI TUTTO L'ARTICOLO

tags: