I sindaci si aggrappano alla Serit

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Ieri in Prefettura i Comuni che fanno
parte dell’Ato 3 Simeto Ambiente hanno
continuato a interrogarsi sull’annosa
questione rifiuti alla ricerca di una soluzione
che sblocchi l’ennesimo stato di
emergenza. Ma ancora si ha l’impressione
di brancolare nel buio. Troppe le
incertezze e l’unica via per scongiurare
l’immondizia sembrerebbe innanzitutto
l’approvazione della Tia per il 2010.
Alla
riunione, convocata su richiesta dei sindaci
di Belpasso, Camporotondo, S. Pietro
Clarenza, S. Giovanni la Punta e Nicolosi,
erano assenti solo i rappresentanti
di Adrano, unico Comune che non ha
approvato la tariffa, S. Maria di Licodia,
Biancavilla e Motta S. Anastasia.
Il tavolo di confronto, alla presenza
del viceprefetto Angelo Sinesio, si è concluso
con una decisione: i Comuni che
hanno già provveduto ad approvare la
Tia si incontreranno domani, mercoledì
11, alle 18,30 alla Simeto Ambiente, a
Catania, dove dovrà essere presente anche
la Serit Monte Paschi.

Il presidente del Consiglio comunale
di Belpasso, Nino Rapisarda, delegato
dal sindaco Alfio Papale a partecipare
all’incontro, e il sindaco di S. Pietro Clarenza,
Enzo Santonocito, dopo la riunione,
hanno spiegato l’importanza dell’incontro
di domani. «Alla riunione alla Simeto
Ambiente, dove è fondamentale la
presenza della Serit, si cercherà di vedere
se è possibile un’anticipazione per
evitare lo sciopero del 18 novembre».
A nome dei Comuni dove la Tia non è
stata ancora approvata ha parlato il sindaco
di Paternò, Pippo Failla, secondo
cui «l’approvazione della tariffa è il passaggio
fondamentale per avere le anticipazioni
da parte della Serit. Dobbiamo
scegliere tra provare a risolvere il problema
o avere rifiuti per le città penalizzando
tutti i cittadini e soprattutto chi ha pagato
». Failla ha quindi sottolineato il ruolo
della Regione Sicilia. «C’è la necessità
di una soluzione definitiva. La Regione
deve intervenire con urgenza a regolare
la vicenda dal punto di vista legislativo».

Intanto, si annuncia il commissariamento
per i Comuni che non approveranno
la Tia. «C’è già la richiesta dell’Arra,
all’assessorato regionale agli Enti locali,
di inviare un commissario ad acta
nei Comuni che ancora non hanno provveduto
- ha spiegato
il viceprefetto
Sinesio - Se si approvano
le tariffe
si potranno chiedere
delle anticipazioni.
Pagando il
corrente il problema
resterà solo
per il pregresso».
Proprio il recupero
delle somme
degli anni passati,
secondo Sinesio,
sarebbe il problema
più grosso.
«Adesso non c’è
ancora una strada
- ha detto - Se non
ci sono le tariffe approvate non si può
consolidare il debito e procedere all’acquisizione
dei ruoli».
Alla richiesta di un sistema più trasparente
il viceprefetto Sinesio ha garantito
«un’azione di accertamento sui profili di
responsabilità sia dell’Ato che delle
aziende che gestiscono il servizio».

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