Il Consiglio approva all'unanimità la "carta cittadina della legalità"

Consiglio - MisterbiancoAl Consiglio comunale di Misterbianco si è svolta una delle riunioni forse più belle della sua storia, e si è respirata voglia “trasversale” e aggregante di impegnarsi contro la mafia e la corruzione. Dopo i toccanti lunghi momenti della lettura dei nomi delle 900 vittime innocenti di mafia e della strage di Ustica (di cui ricorre l’anniversario), il silenzio dell’aula e poi il lungo applauso hanno sancito la volontà di esserci e di testimoniare un impegno concreto che vada ben oltre le belle parole di circostanza di un giorno di memoria e celebrazione.

La prima “Giornata cittadina della memoria e dell’impegno” istituita a Misterbianco dal Comune (grazie al vicepresidente del Consiglio Matteo Marchese assieme al presidente Nino Marchese) in collaborazione con il Presidio di “Libera” Don Pino Puglisi, ha registrato a Palazzo del Senato – presenti i rappresentanti delle forze dell’ordine, di associazioni e cittadini - il consenso generale esplicitato anche negli interventi finali dei capigruppo consiliari, su un’iniziativa così bella e significativa.

Gli interventi del sindaco Di Guardo, del vicesindaco Marco Corsaro, dell’assessore Federico Lupo e di alcuni consiglieri, di Luigi Patitucci per “Libera” e gli straordinari messaggi lanciati in aula da Dario Montana – fratello del commissario Beppe Montana ucciso il 28 luglio 1985 – hanno contrassegnato momenti emozionanti che devono costituire solo l’inizio di un impegno vero di ciascuno.

Approvato all’unanimità il lungo documento fatto proprio dal Consiglio comunale, con cui viene sancito l’impegno a “perseguire i valori di giustizia sociale e legalità democratica custoditi dalla nostra Costituzione, promuovendo iniziative di informazione, formazione, approfondimento, per sensibilizzare in particolar modo i giovani, gli studenti, le forze sociali ed economiche verso la costruzione di democrazia e solidarietà”. Inoltre, c’è l’impegno a "contrastare, sia nel privato che nell’esercizio delle pubbliche funzioni, tutte le forme di illegalità e infiltrazione mafiosa, incentivando comportamenti di legalità da parte dei rappresentanti di tutte le istituzioni e del mondo economico e civile”. Infine, si dichiara di voler “combattere contro le forme di deterioramento della libertà e della dignità dei singoli cittadini, purtroppo presenti a volte anche nelle urne, ostacolando e denunciando la pratica illegale del voto di scambio; ed a costruire il bene comune con tutte le forze sociali che operano nel territorio, nell’ottica che le mafie possono essere sconfitte solo dall’unione attiva di tutti, sia nelle strade che nei banchi di questo Consiglio Comunale”.

Roberto Fatuzzo

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