Gentilissimi lettori, il nostro “bollettino” questo mese parla della memoria e dei ricordi che non possono essere sepolti ne da stupidi pretesti ne dall’indifferenza del sindaco Caruso.
“Giornata della Memoria”
Raccontare è un verbo che non appartiene alla scienza e che invece rappresenta e cerca di spiegare una storia. Raccontare è il verbo che ogni mamma applica con amorevolezza al proprio bambino per metterlo in contatto con un mondo che ancora non conosce. Raccontare è come sfogliare in un album della memoria, gli argomenti sopravvissuti al tempo ed all’età dei singoli testimoni. La memoria, custodita di generazione in generazione, è l'antidoto più potente contro la morte del ricordo, rappresentando una ferma determinazione, una volontà di non abbandonare nel nulla le tracce di ciò che è già trascorso e passato ed è ormai sparito nel tempo. Per non ripetere ciò che è stato l’orrore.
Prima sono venuti a prendere gli zingari, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo zingari; poi sono venuti a prendere gli ebrei, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo ebrei; poi sono venuti a prendere i comunisti, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo comunisti; poi sono venuti a prendere gli omosessuali, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo omosessuali; infine sono venuti a prendere noi, e non c’era più nessuno capace di protestare. Martin Niemöller teologo e pastore luterano tedesco (1892-1984) |
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