Gentili lettori, abbiamo titolato il nostro Bollettino di gennaio 2009: "Viaggio nell'Italia dei furbi e dei disvalori". Il paese continua a destare elementi di costume che, quando non turbano, ci immergono, ignari, in un soporifero declino. Non volendo essere dei catastrofici piagnoni o restare impassibili al declino del bel paese, tentiamo almeno di denunciarne il malcostume. Il cumulo delle urgenze e delle cose da fare tende al ripetitivo e la risposta dei partiti è uguale da anni, a schema fisso. Il quasi-niente. Conosciamo benissimo il rischio di logoramento delle parole della politica. Appelli, richiami, interventi dall'alto e dal basso, per orientare o correggere. Così da anni, almeno un decennio, l' invito al cambiamento e al dialogo ha prodotto poche sostanziali novità; mentre impera il quotidiano canovaccio della politica dei furbi e del disvalore, nemici silenziosi delle Istituzioni.
Buon anno

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