Il senso dello Stato

No Discarica - Misterbianco e MottaIl senso dello Stato è quella consapevolezza che il cittadino sente e alla quale ispira il proprio comportamento nell’interesse superiore di una comunità.

Sentire il senso dello Stato significa anche sentirsi tutelati e protetti contro ogni forma di ingiustizia sociale, contro ogni cosa che possa intaccare i nostri diritti di cittadini. Siamo stati dal Prefetto, in rappresentanza dei Comitati No Discarica, con un senso dello stato provato e vacillante. Vacillava pericolosamente per tre punti, a cui se n’è aggiunto un quarto alla fine dell’incontro. I tre punti sono quelli che meglio descrivono l’emergenza irrisolta che viviamo tra Motta e Misterbianco per la presenza della discarica.

Emergenza sanitaria: perché respiriamo e moriamo, senza che nessuno si sia mai preoccupato di avviare studi epidemiologici o indagini sul picco di tumori degli ultimi anni. Emergenza ambientale: con i Sieli ormai distrutti e collassati tra ruspe e compattatori, con le Istituzione che difendono la bellezza del creato solo quando non ci sono “interessi superiori” in campo. Emergenza sociale: con mafia, corruzione, casi di parentopoli e collusione di vario genere senza che nessun magistrato abbia mai deciso di ficcare il naso in scandali che sono sotto gli occhi di tutti (tranne che dei loro evidentemente). Ci aspettavamo delle risposte, un conforto, forse una speranza dal rappresentante dello Stato sul territorio, Maria Guia Federico. Qualcosa che ci facesse assaporare quel senso di Stato smarrito. Invece non è stato così.

Le spallucce del Prefetto e lo scarica barile tra i vari organi dello Stato ci hanno dato un ulteriore e determinante punto da aggiungere ai tre precedentemente scritti. Il potere dei rifiuti e il denaro che vi gira attorno hanno ormai creato un pericolosissimo conflitto tra Istituzioni (regione, prefettura, commissari, magistratura) che fa venir meno non solo il senso dello Stato ma anche il più fondamentale senso di legalità. Così siamo costretti a vivere, condannati senza colpa, in un paese in cui non possiamo contare su nessuno. Solo sulla nostra voglia di non morire. Ed è sulla base di questa consapevolezza che dobbiamo programmare le nostre azioni future. Lo Stato, da noi, non esiste. Facciamocene una grintosa ragione.

Danilo Festa
danilofesta.wordpress.com
29/10/2015

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