Incontro martogliano a Doppia scena, con Giarrizzo, Pattavina, Muscarà e Vecchio

Teatro StabilePer il contesto sociale e politico in cui visse, caratterizzato da grande fermento economico e civile (basti pensare all’avventura dei "fasci siciliani" del 1910), Nino Martoglio - commediografo, impresario teatrale, ma anche giornalista satirico sulle colonne del celeberrimo “D’Artagnan" - è illustre figura di catanese, nativo di Belpasso, la cui influenza va oltre i pur ampi e blasonati confini dell’ambito letterario ed artistico.

Lo conferma l’articolata serie di interventi programmati per il prossimo appuntamento di “Doppia scena”, il ciclo di approfondimenti organizzati dal Teatro Stabile di Catania in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia.

Le riflessioni martogliane che occuperanno l’incontro - fissato per lunedì 15 marzo alle ore 19 nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini - saranno affidate ad un quartetto di ospiti eccellenti: l’attore Pippo Pattavina, autentico beniamino del pubblico, protagonista e regista dello spettacolo “L’aria del continente”, in scena in queste settimane con trionfale successo al Teatro Musco; lo storico Giuseppe Giarrizzo, statura di intellettuale di fama internazionale, professore emerito e già preside della Facoltà; la studiosa Sarah Zappulla Muscarà, ordinario di Letteratura italiana e massima esperta della produzione martogliana, di cui ha curato preziose edizioni critiche, pubblicando inoltre saggi fondamentali; e infine, ultimo ma non meno importante, un imprenditore illuminato come Andrea Vecchio, chiamato a tratteggiare uno stimolante confronto con la realtà attuale della città, intesa sia come Civita, ossia centro storico di martogliana rilevanza, sia soprattutto come area metropolitana, connotata da una specifica geografia imprenditoriale alle prese con svariate tematiche e problematiche.

La sequenza dei contributi sarà aperta dai saluti introduttivi del preside Enrico Iachello, del direttore dello Stabile Giuseppe Dipasquale e del docente di Pedagogia generale Ezio Donato, responsabile dei rapporti tra l’ateneo e l'ente teatrale.

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