Ieri nel mio comune si è insediata la Commissione nominata dal Prefetto di Catania dott. Claudio Sammartino per un accesso ispettivo antimafia.
Desidero innanzitutto ringraziare il sig. Prefetto per la tempestiva e opportuna decisione che potrà finalmente diradare la nebbia e la confusione che l’interrogazione parlamentare, presentata dal Senatore Giarrusso a seguito dell’arresto dell’ex vicesindaco Carmelo Santapaola, ha suscitato presso l’opinione pubblica non solo misterbianchese.
In detta interrogazione, frammista di bugie e malafede, il Sen. Giarrusso, sostenendo che nel comune di Misterbianco si fossero verificate infiltrazioni di cosche facenti capo al noto boss mafioso Nitto Santapaola, ne invocava lo scioglimento.
Invero, Carmelo Santapaola non è indagato per il reato di associazione mafiosa e il Gip ha disposto nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari unicamente per il reato di intestazione fittizia di beni, escludendo espressamente che lo stesso sia stato commesso per favorire l’associazione mafiosa Santapaola – Ercolano.
Si tratta dunque di un capo d’imputazione per un fatto che attiene alla sfera privata dell’ex vicesindaco e non riguarda assolutamente la vita amministrativa del comune.
Anche le intercettazioni di un gruppo di malavitosi, diffuse in questi giorni, costituiscono solo deliranti farneticazioni che non hanno avuto alcun riscontro nella realtà, come la Commissione prefettizia potrà facilmente accertare.
Il Sen. Giarrusso oggi parla a sproposito di mafia al comune di Misterbianco. Noi, agli inizi degli anni ’90, abbiamo conosciuto la vera mafia con il suo strascico di dolore, morte e sangue e, rischiando la vita, ci siamo battuti per far sciogliere il Consiglio comunale e liberare la comunità da quella cappa di malgoverno e corruzione che l’attanagliava.
Perché, come ebbi a dire al grande Giorgio Bocca conversando nel suo studio a Milano dopo i tragici eventi del ’91, la mafia è come un avvoltoio che si vibra nel cielo e si cala nei comuni quando avverte aria di corruzione e malaffare mentre ne sta alla larga quando in essi vige l’onestà e l’integrità morale, come accade oggi nell’amministrazione che io dirigo.
Misterbianco, com’è noto, è diventato in Sicilia un fulgido esempio di buongoverno e capacità amministrativa. Abbiamo raggiunto il 65% di raccolta differenziata, tutti i locali scolastici sono stati ristrutturati e messi in sicurezza, abbiamo strutture sportive e ricreative all’avanguardia (2 campi sportivi, pista d’atletica, pista ciclabile, 10 campi di calcetto, 15 parchi gioco, un grande auditorium, la casa della musica, una biblioteca e una moderna aula studio), i servizi di asilo nido e trasporti perfettamente funzionanti ed il nostro Carnevale è stato iscritto all’albo nazionale dei Carnevali storici d’Italia.
E tutto ciò con i conti perfettamente in regola. Malgrado i pesanti tagli subiti in questi anni dagli enti locali, nell’ultimo consuntivo abbiamo registrato un avanzo d’amministrazione di 1.700.000 euro.
Questa è oggi Misterbianco, una città di 50.000 abitanti che alcuni sciacalli e mistificatori vorrebbero che subisse l’onta dello scioglimento per mafia.
Il nuovo anno si apre davanti a noi con impegni eccezionali. Abbiamo partecipato a bandi europei, nazionali e regionali e ottenuto cospicui finanziamenti; sono in programma investimenti per 11 milioni e mezzo di euro. Abbiamo un grande lavoro da fare e abbiamo funzionari integerrimi che continueranno a portare avanti con amore e professionalità i nostri obiettivi.
Diamo il benvenuto, dunque, alla Commissione prefettizia, affinché possa fare piena luce sull’attività amministrativa, sicuri come siamo che nel comune di Misterbianco nessuna cosca mafiosa ha messo piede o ha trovato accoglienza o connivenza.
Noi continueremo la nostra strada con la serenità che ci deriva dalla certezza di aver compiuto sempre il nostro dovere a testa alta e con onore.
Sindaco di Misterbianco