Intervento del Sindaco Di Guardo sul quotidiano La Sicilia di oggi a pag. 34 in risposta ad una nota prefettizia pubblicata venerdì scorso

Nino Di GuardoSo bene che la tanto sospirata chiusura della discarica Valanghe d'Inverno di Motta S. Anastasia dipende dalla volontà politica della Regione siciliana, come affermato nella nota della prefettura di Catania pubblicata su questo quotidiano (La Sicilia) venerdì 5 giugno u.s.

E so altrettanto bene che, nel decreto di commissariamento della gestione straordinaria della società Oikos s.p.a., colpita da un'informativa antimafia interdittiva, il Prefetto di Catania limitava i compiti dei commissari "a tutti i contratti e le convenzioni che abbiano ad oggetto il conferimento di rifiuti non pericolosi presso la discarica Valanghe d'inverno..." e stabiliva, altresì, che "la straordinaria e temporanea gestione della società Oikos s.p.a. perduri fino alla completa esecuzione delle opere previste nel progetto di chiusura...".

I commissari, invece, andando oltre il loro mandato, hanno assunto atti tesi a prolungare sine die la vita della discarica. Questo loro comportamento, a dir poco discutibile, ho denunciato nella conferenza stampa riportata su La Sicilia il 2 giugno u.s..

Essi, infatti, appena insediati, hanno presentato inopinatamente un ricorso al Tar per fare annullare il Decreto del Dirigente Generale dell'Assessorato all'Energia n. 1143 del 22 luglio 2014 che rigettava la richiesta di autorizzazione alla gestione della discarica Valanghe d'Inverno prevedendone la chiusura. Tale decreto imponeva, inoltre, l'obbligo di presentare un progetto per la chiusura e messa in sicurezza dell'impianto. Nell'agosto del 2014 la Oikos s.p.a. presentava all'Assessorato regionale il progetto richiesto, a firma del Prof. Ing. Vagliasindi dell'Università di Catania, nel quale era previsto un abbancamento di 240.000 tonnellate di rifiuti al fine di giungere ai livelli ottimali per consentire la definitiva copertura, livelli oggi raggiunti.

Ebbene, nella conferenza di servizi, convocata per l'approvazione del progetto in parola, tenutasi a Palermo il 28 maggio u.s., i signori commissari si sono presentati, motu proprio, con un nuovo progetto, a loro dire di "miglioramento" del vecchio, che prevedeva un ulteriore abbancamento di ben 350.000 tonnellate di rifiuti con il conseguente prolungamento della vita della discarica e del loro incarico per svariati anni ancora. Una vera e propria provocazione nei confronti delle comunità che da anni soffrono l'accumulo nel loro territorio di milioni e milioni di tonnellate di rifiuti.

Per quanto attiene ai compensi dei commissari, ho chiesto al Prefetto di conoscere quanto effettivamente viene loro corrisposto, tenuto conto che da qualche tempo circolano insistenti voci sulle scandalose indennità e prebende varie che gli stessi percepirebbero (si parla di centinaia di migliaia di euro al mese!) E ciò, sia per una legittima esigenza di trasparenza, trattandosi di un incarico conferito da un Organo dello Stato, sia perché, in contrasto con quanto dichiarato nella nota prefettizia, la spesa sostenuta per i compensi dei commissari, sebbene a carico della società commissariata, grava sempre sui cittadini in quanto, incidendo sui costi, contribuisce alla determinazione della tariffa di conferimento dei rifiuti.
Questi i fatti, altro che "sfogo".
Per quarant'anni i cittadini di Misterbianco e di Motta hanno subito la presenza devastante di una discarica illegittima, sita a due passi dai centri abitati, che ha avvelenato la loro vita.

Ed è inaccettabile che oggi, malgrado i gravi illeciti scaturiti dall'indagine della Commissione nominata dall'ex assessore regionale Nicolò Marino e accertati dalla Magistratura, malgrado la conclusione positiva di tutto l'iter burocratico per la chiusura definitiva dell'impianto, si cerchi maldestramente di perdere ancora tempo.

Ma oramai il decreto di chiusura della discarica, munito di tutti i visti, è alla firma del Dirigente Generale ing. Domenico Armenio. Non ci sono più scuse. Ne tengano conto tutti e, principalmente, il Governo regionale.

Nino Di Guardo
Sindaco di Misterbianco

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