La piazza è la piazza

Voto Misterbianco Una domenica all'insegna della piazza è appena trascorsa a Misterbianco, una domenica simbolo della campagna elettorale che volge a conclusione.
Appena un mese fa, si pensava che i comizi di piazza sarebbero stati pochi e poco partecipati. E invece, nonostante una prima fase di forte presenza sui social network, i candidati hanno scelto di parlare guardando in faccia i propri elettori. “Che che ne dica Pippo La Qualunque, la piazza è la piazza”.

Inizia Massimo La Piana (apparso un po' a corto di argomenti) che sta svolgendo una serratissima compagna elettorale, basta consultare il calendario delle sue iniziative per apprezzarne le numerose presenze soprattutto nei quartieri periferici.

Dopo è stato il turno della lista Misterbianco Libera del “corteggiatissimo” Pippo Bongiovanni che non figura tra i candidati al consiglio bensì tra gli assessori designati.

Ultimi in ordine di apparizione Nino Condorelli & co. Lino Leanza, sponsor dell'amministrazione uscente e “patron” della candidatura a sindaco di Nino Condorelli, per 20 interminabili minuti, ha attaccato direttamente Nino Di Guardo, nel tentativo di scatenarne la furia oratoria (non molto apprezzata dagli elettori) nella prevedibile risposta del prossimo comizio di chiusura. Riuscirà mister 18.000 preferenze a far cadere nella trappola il sindaco per passione???
E' rimasto deluso chi si aspettava una risposta alle pesanti accuse di Nino Di Guardo sulle “inquietanti” intercettazioni pubblicate dalla rivista “S” e lette dallo stesso Di Guardo durante il suo ultimo comizio. 

Infine c'è stato l'intervento di Nino Condorelli che ha provato a riportare la politica in basso (nel senso buono del termine), dando importanza primaria ai cittadini, cercando di far comprendere ai presenti in piazza che il cittadino ha anche dei doveri verso il proprio paese, l'unico a riconoscere che in questi 10 anni sono stati commessi degli errori dalla “sua” amministrazione. Peccato che abbia dedicato a questi temi troppo poco del tempo a sua disposizione e che si sia avventurato nel tunnel del botta e risposta; inutile quanto dannoso.

Diceva Sant'Agostino: “Le parole non sono state inventate perché gli uomini s'ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all'altro la bontà dei propri pensieri”.

Pietro Santagati

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