L'Assessorato comunale alla Cultura celebra il martirio di Agata

StabileL'Assessorato comunale alla Cultura celebra il martirio di Agata
con una mostra permanente dello scultore catanese Dino Cunsolo
Nel Palazzo della Cultura anche un convegno sulla Santa Patrona
e un’esposizione di abiti da sposa della stilista Mariella Gennarino.

La fervida vena religiosa del grande scultore catanese Dino Cunsolo ha plasmato nel candido caolino anche il tormento e l’estasi della Santa Patrona, oggetto d'ispirazione nei secoli di sommi artisti. La mostra “Il martirio di Agata" raccoglie appunto una serie di opere donate dall’autore al Comune e destinate all’esposizione permanente nel prestigioso Palazzo della Cultura, sorto nel restaurato Convento di San Placido.

La mostra (effettuata in collaborazione con Abbetnea, Ato 4 e il Liceo artistico statale “Emilio Greco”) è stata promossa dall’assessore alla Cultura Fabio Fatuzzo, che ha abbinato all’inaugurazione un convegno tematico, mentre nelle sale adiacenti la raffinata stilista Mariella Gennarino ha esposto la nuova collezione di abiti nuziali, ispirata al “velo rosso”, simbolo del rogo inflitto alla protomartire, qui inteso come fonte di purificazione della sposa.

Al taglio del nastro hanno presenziato il Sindaco Raffaele Stancanelli e l’assessore Fatuzzo (concordi nel ritenere che dalla Cultura debba ripartire la rinascita della città), insieme con l’arcivescovo Mons. Salvatore Gristina e il Comm. Luigi Maina, presidente del Comitato per le celebrazioni agatine. Vivo il consenso del folto pubblico che ha fatto corona intorno al maestro Cunsolo, alfiere di una moderna rivisitazione dell’estetica barocca, come ha sottolineato il critico d’arte Alberto Agazzani.

Qualificati contributi hanno animato anche il convegno “Agata, la nostra santa tra storia e tradizione". L’inossidabile legame di fede che da 18 secoli unisce la Patrona e i “cittadini” è stato esaltato nei saluti di Fabio Fatuzzo, del direttore della Cultura Salvo Costanzo e del funzionario dell’Arra Salvo Ventura, in rappresentanza del presidente Salvatore Raciti. Una simbiosi che deve essere sprone di costante crescita morale e civile oltre che religiosa, hanno evidenziato Don Santino Salomone, direttore del Museo Diocesano, e padre Ignazio Mirabella, parroco nella chiesa di San Gaetano alla Marina. Di taglio scientifico l’ampio confronto tra fonti storiche e tradizione popolare prospettato dalla studiosa Marina Cafà, che ha fatto tra l’altro riferimento alla presunta “casa di sant’Agata”, ampio vano d’epoca romana, custodito proprio all’interno dell’ex convento di San Placido. Il Palazzo della Cultura si conferma anche in ciò luogo d’elezione per la mostra di Cunsolo, oggi aperta dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Di norma sarà invece visitabile negli orari di ufficio: da lunedì a sabato (ore 9-13) e nei pomeriggi di martedì e giovedì (ore 15-18); chiusura domenicale. Altra eccezione: giovedì 5 febbraio apertura solo antimeridiana.

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