L'investitore-pirata aveva assunto droga

incidente Nuovi sviluppi nelle indagini sull'incidente mortale avvenuto martedi sera in via Sebastiano Catania al confine tra Misterbianco e il capoluogo. Gli accertamenti clinici e tossicologici disposti dagli inquirenti a cui è stato sottoposto il giovane pirata della strada hanno dato esito positivo, dimostrando che il giovane ventriquattrenne aveva fatto uso di sostanze stupefacenti. Questa circostanza aggrava ancora di più la posizione del giovane incensurato che al momento si trova agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania.

Carmelo Santonocito
La Sicilia
09/12/2011

I carabinieri della locale tenenza del centro etneo hanno inoltre chiarito un lato dell'incidente rimasto oscuro negli ultimi due giorni e il successivo ritrovamento della Smart. Gli investigatori grazie a una serie di testimonianze hanno infatti potuto accertare che assieme al giovane pirata la sera del martedi c'era anche una seconda persona, anche esso di ventiquattro anni .Quest'ultimo nel momento in cui i carabinieri hanno cominciato, quella sera, una vera e propria «caccia all'uomo» per rintracciare chi si trovava alla guida nel momento dell'incidente, avrebbe aiutato quest'ultimo a cercare di sviare le ricerche.

Dai riscontri emersi, gli inquirenti hanno potuto accertare che il complice, dopo aver aiutato l'amico «pirata della strada» a raggiungare la propria abitazione, si sarebbe messo lui stesso alla guida dell'autovettura danneggiata per posteggiarla lontano dalla zona dell'incidente mortale. Alcune testimonianze infatti avrebbero portato i carabinieri a rintracciare il giovane che intorno alle 21,30 avrebbe parcheggiato la Smart nel parcheggio pubblico antistante le piscine di Nesima. Nel momento in cui i carabinieri hanno rintracciato il secondo giovane, anch'esso incensurato, egli ha immediatamente confessato quanto avvenuto e le fasi successive del depistaggio. Per tutto ciò il giovane è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Catania e risponderà del reato di favoreggiamento personale.

Una volta chiarita la dinamica dell'incidente che ha causato la morte del pensionato sessantunenne Benito Todaro, travolto sulle strisce pedonali mentre faceva rientro a casa, il magistrato della Procura di Catania titolare delle indagini, ha disposto la consegna della salma ai familiari per le esequie.

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