Missione positiva dei sindaci a Palermo: L’assessore regionale all’Energia Calleri assicura lo sblocco dalla prossima settimana

Comune di MisterbiancoCOMUNICATO STAMPA del 1 ottobre 2014
Dalla prossima settimana la Regione Siciliana metterà a disposizione dei comuni della SRR Catania area metropolitana una piattaforma per lo scarico della frazione umida della raccolta differenziata dei rifiuti.

La notizia arriva al termine della riunione tenutasi stamani a Palermo nella sede dell’Ars con i componenti della I commissione Affari istituzionali, promossa dal sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo per risolvere l’annoso problema che attanaglia i comuni.
Alla riunione presieduta dall’on. Antonello Cracolici, presidente della commissione, hanno preso parte anche l’assessore regionale all’Energia Salvatore Calleri, il nuovo direttore dell’assessorato regionale all’Energia dott. Domenico Armenio, il presidente della IV commissione all’ARS Ambiente e Territorio on. Giampiero Trezzino ed i sindaci dei comuni di Aci Bonaccorsi, Belpasso, Camporotondo, Gravina, Misterbianco, Nicolosi, S. Agata Li Battiati, S.Giovanni La Punta, S. Gregorio e S. Pietro Clarenza.

“E’ stata una missione vincente. Abbiamo rappresentato all’assessore ed ai parlamentari presenti – ha detto il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo che era accompagnato dal suo assessore all’Energia Angela Vecchio – la gravità della situazione che attraversiamo che comporta non solo maggiori costi per i comuni ma anche delegittima la nostra forte azione di sensibilità della popolazione nel differenziare i rifiuti. Il messaggio è stato recepito ed abbiamo avuto assicurazione dall’assessore Calleri – conclude Di Guardo – che dalla prossima settimana la regione metterà a disposizione dei nostri comuni un impianto di compostaggio per evitare che l’umido finisca in discarica.”

La vicenda era sorta alcune settimane fa quando i titolari dell’impianto di compostaggio, di cui si servono i comuni dell’area, aveva comunicato il blocco dei macchinari per manutenzione per alcuni mesi e tutto ciò aveva comportato che l’umido raccolto andava a finire in discarica con un aumento considerevole dei costi oltre ai problemi di carattere ambientale e di delegittimazione delle campagne di informazione dei comuni che invitano i loro cittadini a differenziare per risparmiare e proteggere l’ambiente.

Ufficio stampa
Carmelo Santonocito

tags: