E' entrata nel vivo la ricorrenza annuale dei festeggiamenti in onore della Madonna degli Ammalati. Una festa religiosa dai forti riferimenti storici che ripercorrono la storia del comune dalla terribile eruzione lavica del marzo del 1669 che distrusse il comune. Sono proprio quei luoghi l'epicentro dei festeggiamenti che ieri hanno registrato la processione eucaristica da "Campanarazzu", l'antica chiesa madre sepolta dalla lava ed oggi riportata alla luce grazie agli scavi archeologici fino al santuario dedicato alla vergine, risparmiata dall'eruzione e da secoli al centro dei festeggiamenti.

Ieri mattina a rendere omaggio alla sacra immagine sono stati i motociclisti del locale moto club, che dopo un percorso cittadino ed una sosta all'icona della Madonna della Raccomandata, si sono diretti verso il santuario per depositare simbolicamente un mazzo di rose ai piedi dell'affresco trecentesco e ricevere la benedizione dei caschi. Subito dopo si è innalzato l'inno di lode alla Vergine sul piano antistante il santuario e nel pomeriggio la campana dell'antico campanile di Campanarazzu ha richiamato i fedeli per la processione.

Stamani dopo la celebrazione della messa al santuario e l'asta devozionale sarà ripetuto l'inno di lode alla Vergine che i misterbianchesi chiamano «'a cantata». I festeggiamenti avranno termine domani quando dopo che nel pomeriggio l'effigie della Vergine sarà portata in processione per le vie del centro storico, preceduta dal suono armonioso del sacro bronzo, fino al suo rientro in chiesa madre tra lo sparo dei fuochi d'artificio.