Una visita inaspettata, quella compiuta dagli agenti della Guardia di Finanza lunedì mattina negli uffici centrali del Comune di Misterbianco. Non è la prima volta che i finanzieri si recano negli uffici del Comune per acquisire informazioni o incartamenti, ma questa volta hanno chiesto di poter avere in visione gli atti relativi alla liquidazione dei rimborsi alle aziende in cui lavorano i consiglieri comunali.
Probabilmente si tratta di un'azione ispettiva che le Fiamme gialle stanno compiendo in diversi Comuni, come è avvenuto per la Provincia regionale e in altri centri, ma la visita ha suscitato un vespaio nei corridoi del Comune.
Nel centro etneo, all'indomani delle elezioni dello scorso maggio, il sindaco Nino Di Guardo e la sua Giunta, oltre al presidente del Consiglio comunale, Nino Marchese, si sono ridotti l'indennità di carica del 25 per cento, ma i consiglieri comunali non hanno seguito lo stesso esempio, innescando alcuni mesi fa qualche polemica sulla rete quando sono arrivate le prime liquidazioni di rimborso alle ditte da cui sono dipendenti, malumori che sono aumentati per il numero elevato di commissioni consiliari svolte ogni mese per raggiungere il massimo dell'appannaggio.
Dalle casse del Comune ogni mese escono circa 43mila euro per pagare le indennità dei 29 consiglieri, circa 1.300 euro lordi a testa, ai quali si assommano i rimborsi alle ditte e solo un consigliere destina 100 euro al mese della propria indennità in beneficenza ad associazioni Onlus.
Nei prossimi giorni, da quanto si è appreso, le Fiamme gialle ritorneranno per ritirare il materiale richiesto ed esaminarlo.
La Sicilia
06/03/2013
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Era ora finalmente, che
Era ora finalmente, che qualcuno vigilasse sull'operato della pubblica amministrazione, sarebbe opportuno concentrarsi anche sui lavori consiliari, le delibere, la loro regolarità, le spese sostenute, le coperture finanziarie, i lavori di somma urgenza, i decreti ingiuntivi, un lavoro minuzioso ma necessario di tanto in tanto...
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