Movimento 5 Stelle: ripresentata la proposta "Io pago Io decido"

Ripresentata all'amministrazione la proposta di deliberazione: "Io pago Io decido", già protocollata a febbraio dell'anno in corso ed alla quale è stato dato seguito solo alla voce "DIRETTA INTERNET DELLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE" in attesa di regolamentazione.

 

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE :
IO PAGO IO DECIDO
Ai sensi dell’ art. 5 dello statuto Comunale

I cittadini del MoVimento 5 stelle Misterbianco PROPONGONO agli amministratori in indirizzo di integrare gli strumenti di democrazia rappresentativa previsti nello Statuto del Comune di Misterbianco con le seguenti pratiche di democrazia diretta e di controllo dell'attività amministrativa:

- BILANCIO PARTECIPATIVO :

  1. Lo statuto del Comune di Misterbianco all’art. 5 recita: Il Comune di Misterbianco tutela e valorizza il contributo della cittadinanza attiva al governo della comunità locale ed assicura ai cittadini la facoltà di agire per la tutela dei diritti, il diritto di accedere alle informazioni, agli atti, alle strutture ed ai servizi dell’amministrazione. … Organizza inoltre i servizi informativi per promuovere e favorire la cittadinanza attiva.
  2. Le risorse della comunità, così come le priorità di spesa, devono essere gestite anche se per una piccola parte, dalla comunità.
    Specialmente in questo periodo di crisi economica e considerato il deficit comunale diventa fondamentale il coinvolgimento dei cittadini nel processo di costruzione di almeno una parte del bilancio di previsione tramite assemblee pubbliche. Noi crediamo che il desiderio di partecipare ed avere voce nella gestione della propria città si debba poter esprimere anche nel lungo intervallo che intercorre tra una elezione e l'altra;
  3. Il bilancio partecipativo, già attivo nei comuni di Modena, Parma, Castel Maggiore, Arezzo, Udine e molti altri, è stato definito dall’ONU e dalla Banca Mondiale “strumento efficace di gestione pubblica”.
  4. In sintesi i principali obiettivi che il bilancio partecipativo si prefigge sono: facilitare il confronto e la determinazione di scelte e decisioni condivise, rispondere in modo più efficace alle richieste di una società sempre più complessa (inclusione sociale ed educazione civica, ad esempio verso chi non ha ancora il diritto di voto), ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, migliorare l'equilibrio tra i bisogni da soddisfare e le risorse limitate.
  5. A mero titolo esemplificativo presentiamo di seguito un breve riassunto delle principali fasi del processo, cosi come è stato applicato in altri Comuni:

    1. condivisione del progetto del Bilancio Partecipativo: informazione/formazione per coinvolgere i cittadini;
    2. emersione dei bisogni: realizzazione di assemblee con i cittadini e possibilità da parte loro di rivolgere domande, segnalare problemi e proporre idee e progetti, anche attraverso strumenti di rilevamento alternativi e piattaforme informatiche;
    3. fase deliberativa: dei cittadini delegati si incontrano per conoscere le esigenze emerse, per studiarle e trasformarle in potenziali interventi concreti, e trasmetterle quindi agli uffici tecnici per una loro valutazione;
    4. verifica di fattibilità: i tecnici valutano la fattibilità delle proposte ricevute aiutando i cittadini ad effettuare  una stima dei costi e, se possibile, fornendo i tempi necessari per l'attuazione;
    5. scelta di priorità: le informazioni derivanti dallo studio di fattibilità vengono comunicate ed i cittadini sono chiamati ad esprimere la propria preferenza tra le proposte che hanno superato la verifica di fattibilità;
    6. griglia delle priorità: si costruisce una griglia di priorità in base all'esito della votazione;
    7. revisione: le proposte votate come prioritarie vengono inserite nel Bilancio Previsionale dell'anno successivo alla voce “spese per investimenti” per una percentuale iniziale del 5 %

- REFERENDUM PROPOSITIVI:

  1. Le migliori idee dei cittadini (singoli o organizzati in associazioni, comitati, movimenti) per migliorare Misterbianco devono poter essere prese in considerazione e sottoposte al giudizio dei concittadini;
  2. Il referendum propositivo è già presente ad es. in Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Lazio e permette non solo di abrogare leggi già esistenti, ma consente di far valutare alla cittadinanza le proposte più sentite;
  3. È una pratica di democrazia partecipativa alla quale chiediamo di poterci affidare per i temi più rilevanti e nel rispetto dei principi costituzionali. Dovrà essere sottoscritto da 1/10 degli elettori iscritti nelle liste del Comune come richiesto attualmente per attivare i referendum consultivi e abrogativi.

- ABOLIZIONE DEL QUORUM:

  1. Favorisce maggiore partecipazione e più affluenza al voto perchè sono certe le possibilità che il voto diventi valido. Permette più dibattito tra le campagne per il SI e per il NO. Senza il quorum tutte le parti lottano con energia per assicurarsi il voto perché sanno che indipendentemente dall’affluenza il risultato sarà comunque valido. Quindi tutte le parti fanno informazione, anche chi è contrario al referendum. La gente, così informata, discute dell’argomento e di conseguenza vota.

Con questa PROPOSTA noi, cittadini ed elettori, vi invitiamo a considerare l'introduzione di strumenti di democrazia diretta e di controllo dell’attività amministrativa quali il bilancio partecipativo, i referendum propositivi, l'eliminazione del quorum dei referendum cittadini, come strumento sperimentale per l’anno 2014.

Agatino Nastasi
(Portavoce MoVimento 5 stelle, Misterbianco)

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