"Niente puzza dalle discariche", scrive un Laboratorio privato, ma la "perizia" suscita rabbia

Discarica MisterbiancoSi registrano già le prime inevitabili reazioni, indignate, alla pubblicazione dello studio di una società privata, apparso sul sito dell’Azienda gestore della discarica di Valanghe d’inverno, come “Valutazione numerica della dispersione di odore - Relazione tecnica e risultati per Oikos SpA”, secondo cui dagli impianti di smaltimento dei rifiuti non proverrebbero emissioni odorifere verso i territori di Misterbianco e Motta S. Anastasia, limitrofi alle discariche stesse (c’è pure quella di Tiritì, ora chiusa e da bonificare). In altri termini, la “puzza” ricorrente tanto contestata dalle due popolazioni a più riprese, ed oggetto di vari esposti e denunce, verso nord non esisterebbe o quanto meno non investirebbe i due centri abitati.

Le valutazioni che emergono dal documento del Laboratorio della società Lod Srl (specializzata nell’olfattometria dinamica, in collaborazione con l’Università di Udine), ricco di dati tecnici, così concludono testualmente: “L’impatto odorigeno generato dalla discarica risulta essere importante solamente nella valle sottostante l’impianto stesso. Priva di impatto risulta essere l’area abitata di Misterbianco e le zone a nord dell’impianto. Risulta marginale anche l’impatto verso l’abitato di Motta Sant’Anastasia”.

Dall’azienda titolare della discarica, è stato negato fino a poche settimane fa con vigorosi comunicati ufficiali qualsiasi danno ambientale e alla salute, ora questo studio tecnico contesta ufficialmente anche le emissioni odorigene, cioè la puzza. “Ma come si fa a negare l’evidenza innegabile?” replicano cittadini e Comitati No discarica. I non pochi abitanti che la puzza la sentono eccome, sia in molte mattine che in tante serate, ed hanno protestato più volte esasperati invocando provvedimenti, non accettano l’ipotesi che si tratti di una sorta di “suggestione” collettiva, o peggio, di una “strumentale invenzione” di “nasi in malafede”. E sui social già si legge da Motta S. Anastasia: “Ci auguriamo che, dopo l’approvazione in Consiglio comunale della mozione sulle centraline olfattive, si possa procedere velocemente con la realizzazione del progetto. Ma i nasi elettronici non servono a capire se c’è puzza (perché quella c’è e basta, senza bisogno di prove scientifiche), ma se dietro l’olezzo si celano anche inquinanti letali per l’uomo”.

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
08/04/2016

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