"Per la prossima legislatura vorrei dire ai miei concittadini: io sono qua, se mi sosterrete riprenderemo il cammino che abbiamo lasciato nel 2002".
Con queste semplici parole Nino Di Guardo (gia sindaco di Misterbianco 1993-2002 e attualmente deputato regionale) annuncia la sua ri-candidatura a sindaco di Misterbianco per il 2012. Prima del tanto atteso annuncio, Di Guardo, intervistato a Speciale TG8 (Telejonica), risponde a tutto campo sulla politica nazionale e regionale, difendendo la linea del PD regionale (appoggio esterno al governo Lombardo) e marcando l'autonomia del partito regionale dalla segreteria nazionale.
Forse ancora è prematuro ma resta da capire come sarà formalizzata la candidatura (primarie, o candidatura indipendente) e soprattutto le allenze anzi l'alleanza, quella con l'MPA di Lombardo (ma anche di Leanza e Pellegrino) che fino a qualche mese fa sembrava impossibile.
La critica. I cittadini di Misterbianco conoscono le ottime capacità amministrative di Di Guardo, amano e odiano allo stesso modo pregi e difetti del sindaco che ha cambiato il volto e l'anima di Misterbianco, tuttavia non si può far finta di non vedere l'incapacità di Di Guardo e del gruppo dirigente storico del partito, di coltivare una nuova generazione di amministratori.
Cosa si è fatto nei 10 anni passati all'opposizione? Il PD appare confuso e spaccato tra vecchia guardia e una inefficace e illusoria linea giovanilistica. Non è accettabile pensare che la sinistra di governo misterbianchese non riesca a esprimere un candidato vincente con la stessa capacità, la stessa personalità e la stessa passione di Nino Di Guardo. Perchè se così fosse, ovvero se i cittadini Misterbianchesi fossero obbligati a dover scegliere per i prossimi 10 anni tra Di Guardo e un centro-destra con capacità modestissime di amministrare, allora Misterbianco non avrà fatto un passo indietro solo politicamente ed economicamente ma anche culturalmente.