Oltre al danno di una chiusura annunciata e mai di fatto avvenuta, la beffa di una nuova enorme quantità di rifiuti che incombe sulle nostre comunità!
La notizia del sequestro da parte dei carabinieri della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, dove fino a due giorni fa conferivano i rifiuti oltre 100 comuni del messinese e di altre zone della Sicilia, rischia di tramutarsi in una beffa insostenibile per le comunità di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia!
Il rischio concreto è che gran parte di questi comuni di fronte all’emergenza vengano a scaricare a Valanghe d’Inverno! Sappiamo già di un provvedimento della Regione che ha autorizzato da ieri 18 comuni dell’Ato Enna 1 a conferire a Motta Sant’Anastasia. Una discarica che doveva essere già chiusa rischia di diventare una volta per tutte la pattumiera della Sicilia.
A luglio infatti le nostre comunità avevano accolto con soddisfazione il decreto dell’’Assessorato Regionale che aveva negato alla Oikos il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, imponendo ai gestori di presentare entro il 31 agosto il progetto definitivo di chiusura della discarica. Quel progetto avrebbe poi dovuto essere approvato dalla Regione per completare il complesso iter previsto e attuare un’adeguata bonifica. Da quella data sono passati già più di due mesi e di quel progetto non si sa più nulla!
Come se non bastasse a settembre il presidente Crocetta ha emanato un’ordinanza che proroga le autorizzazioni ai comuni a conferire in quel sito fino a gennaio del 2015.
Con una mano dunque la Regione impone la chiusura, con l’altra consente di continuare a sversare rifiuti.
Il tutto nella perenne emergenza e nell’assenza assoluta di programmazione. Una contraddizione insopportabile!
I comitati No Discarica di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia sono pronti nuovamente a mobilitarsi con azioni eclatanti per impedire questo ennesimo attentato al territorio.
Sollecitano una netta e tempestiva presa di posizione dei Sindaci dei due Comuni a difesa dei diritti dei cittadini.
Chiedono che l’Assessorato regionale si esprima in tempi strettissimi sul progetto di chiusura definitiva e di bonifica del sito.
Ritengono indispensabile che il governo della regione trovi soluzioni concrete per affrontare l’emergenza di questi giorni senza gravare ancora sulle nostre comunità e realizzi finalmente un piano di gestione dei rifiuti capace di portare la Sicilia verso “rifiuti zero”.
