Parco Campanarazzu a rischio degrado

Parco Campanarazzu Il parco di Campanarazzu, realizzato dalla Provincia di Catania è pronto da qualche mese, anche se solo ultimamente è stato completato il collaudo, ma la sua fruizione resta il problema più importante da risolvere in tempi brevi per evitare che diventi preda di vandali e il degrado la faccia da padrone. Voluto fortemente dall'allora consigliere provinciale Pippo Longo la sua realizzazione ebbe inizio con la presidenza Lombardo, tra ostacoli di ogni genere dovuti alla proprietà del sito diviso tra privati e la parrocchia della chiesa Madre che lo ebbe in dotazione dall'allora duca di Misterbianco Vespasiano Trigona perché attiguo al boschetto di querce secolari da dove fuoriuscivano le vestigia dell'antica chiesa madre coperta dalla lava del 1669 ed il suo campanile diroccato che diede il nome all'odierna contrada «Campanarazzu».

Carmelo Santonocito
La Sicilia
21/09/2011

Da mesi si parla della sua fruizione ma senza però trovare una soluzione tra le varie ipotesi ventilate (affidamento della gestione, comodato d'uso o cessione definitiva). Il problema sono le spese anche se in tanti guardano al futuro, quando ultimati gli scavi archeologici, che si dilungano da tempo, tutta l'area possa diventare un unicum che racchiude la memoria e nel contempo diventare una occasione turistica e culturale senza tralasciare l'aspetto ludico.

Il consigliere comunale Massimo La Piana ha recentemente presentato una interpellanza all'amministrazione comunale per sapere se è intendimento del comune avere la cessione del parco per curarne la gestione :«Chiediamo che il comune acquisisca il parco - ha detto La Piana - e lo faccia vivere per le finalità per cui è stato realizzato». Anche l'ex consigliere provinciale Longo è impegnato affinché il parco diventi fruibile: «Mi auguro che tutti gli sforzi del passato possano concretarsi soprattutto in prospettiva futura di un parco che sia archeologico e naturale».

Una tavolo tra Provincia di Catania, Comune e chiesa locale è a questo punto auspicabile per definire il futuro di una struttura costata 500mila euro.

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