Pino Caruso scrittore, tra satira e poesia

pino carusoDa sempre il grande attore palermitano Pino Caruso si dedica con successo anche alla scrittura. E al libro affida non solo la creatività comica e satirica, ma anche il suo universo più intimo e poetico, riflessivo e malinconico.

Mercoledì 7 aprile alle ore 17, al Teatro Verga, la studiosa Rita Verdirame, docente di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo catanese, traccerà l’excursus di questa vocazione letteraria, in aperto dialogo con l’artista, applaudito in queste settimane proprio al Verga, al suo debutto nel ruolo di Ciampa, in una nuova edizione del pirandelliano “Berretto a sonagli”, realizzata dal Teatro Stabile di Catania, per la regia di Giuseppe Dipasquale.

Due i volumi prescelti per il pomeriggio catanese: il pungente "Ho dei pensieri che non condivido" (A&B Editrice, 2009) e la raccolta di poesie "Il silenzio dell'ultima notte" (Flaccovio Editore, 2009). L'incontro è organizzato dalle Librerie Cavallotto nell’ambito della loro intensa attività di promozione culturale, in collaborazione con il Teatro Stabile, da sempre aperto all’incontro con le diverse componenti della cultura.

Provocatorio già nel titolo, "Ho dei pensieri che non condivido" contiene esilaranti perle di saggezza. Eccone alcune riassunte nella prefazione di Indro Montanelli, di cui riportiamo, in corsivo, un illuminante stralcio.

“Gli attori si dividono in due categorie: incisivi e canini”. “Il regista in teatro: uno che disturba le prove”. “Ama il prossimo tuo come te stesso. E se ti odi?”. “In punto di morte: ‘Finalmente in giornata saprò tutto”. “Dio, dicono, ha i suoi disegni. E, allora, perché non fa una mostra? … e via divertendo. Dovrebbe veramente consistere di sole citazioni il resoconto di un libro garbato e sulfureo, ironico ed elegante come lo è, nel ‘porgere’ battute dal video o dal palcoscenico, il suo autore, Pino Caruso. Il quale, tra ammicchi felpati e improvvisi guizzi d’intelligenza, distilla il suo ‘io’ più vero, ossia un’ulteriore maschera teatrale: quella dello scrittore che si compiace di paradossi, veloci ‘calembours’ intrisi d’irridente e aerea follia. Pino Caruso aborre le ovvietà del senso comune; aspira a quella rara e superiore dote, esaltata da Oscar Wilde, che è un brillante, giocoso buon senso.

Un registro in parte diverso anima "Il silenzio dell’ultima notte". La condizione umana nella sua disarmante fisicità e l’eterno respiro del mare; la pioggia di primavera su una città brulicante e il caldo abbraccio della notte; il pulsare della vita e l’incognita della morte: è nel ritmico alternarsi di questi temi che la poesia di Pino Caruso rivela al lettore il lato più riflessivo e melanconico dell’attore comico, emblema di una sicilianità mai urlata, ma, in questi versi, quasi confessata a bassa voce in un dialogo sommesso ed intimo.

Pagine che svelano il percorso umano e artistico di Pino Caruso, nato a Palermo nel 1934 da una famiglia povera. Attore, giornalista, scrittore, showman, da mezzo secolo popolarissimo per le straordinarie prove fornite in teatro, cinema e televisione. Interprete completo, si è esibito in drammi, commedie, ma anche affabulazioni spesso improvvisate. Tra i suoi successi più recenti, l’interpretazione dell’ormai famoso maresciallo Capello in “Carabinieri”, serie televisiva per Canale 5; quell’altra, di segno opposto, di un mafioso cattivissimo nel film per la tv “L’Onore e il rispetto” di Salvatore Samperi; quell’altra ancora di un prete saggio nel film “La Matassa” di Ficarra e Picone.

tags: