Rettifica articolo "Il voto a Misterbianco, le ombre mafiose e la luce in fondo al tunnel"

letteraRiceviamo e pubblichiamo la richiesta di rettifica dell'avv. Piero Motta, in nome e per conto del rag. Giuseppe Bongiovanni, assessore designato della candidatura Corsaro, relativamente all'articolo pubblicato il 22/10/2021 su lasicilia.it (e ripreso da M.COM) dal titolo: "Il voto a Misterbianco, le ombre mafiose e la luce in fondo al tunnel".

Quale difensore di fiducia del Rag. Bongiovanni Giuseppe e su suo espresso incarico, in riferimento all'articolo pubblicato dal quotidiano “ La Sicilia” a pag. 6 dell'edizione del 22 ottobre 2021, a firma del dott. Barresi, all'interno del quale, si pubblicava che “il sig. Bongiovanni Giuseppe.... ha sul groppone una condanna in veste di impiegato comunale”, SI CHIEDE rettificarsi quanto pubblicato, ai sensi dell’articolo 8 delle “Disposizioni sulla stampa”, legge n.47 dell’8 febbraio 1948, perchè gli vengono attribuiti fatti non veri e lesivi della proprià dignità e correttezza professionale.

In vero quanto riportato è del tutto falso e tendenzioso perchè lascia intendere che il Bongiovanni abbia in qualche modo “tradito” il suo dovere di impiegato comunale.
Ciò non è mai avvenuto!

Per precisione il Bongiovanni ha una pendenza per calunnia ( peraltro oramai ampiamente prescritta) relativa ad una accusa politica per presunti favoritismi rivolta, nel lontano 2011, all'allora V.Sindaco Galasso. Quest'ultimo ha ritenuto che l'autore delle accuse, inviate in forma scritta ed anonima, fosse il Bongiovanni e sulla base di tale convincimento ha presentato denuncia. Il procedimento è ancora pendente dinnanzi la corte di Appello di Catania ( in primo grado il Bongiovanni è stato assolto in relazione a tre delle quattro lettere a lui imputate) da oltre tre anni. Al riguardo il Bongiovanni ha più volte manifestato l'intendimento di non volersi avvalere della già maturata prescrizione ritenendosi del tutto estraneo all'accusa residuale posto che le critiche rivolte al prof. Galasso erano state pubblicamente esposte anche durante comizi elettorali dallo stesso Bongiovanni che pertanto non aveva alcun bisogno di inviare lettere anonime a chicchesia ed attende fiducioso lo svolgersi del procedimento.

Infine a scanso di equivoci l'art. 10 della Legge cd. “Severino” non prevede tra le ipotesi di incandidabilità l'eventuale condanna per calunnia e quindi il Bongiovanni possiede tutte le condizioni previste per essere, comunque assolutamente candidabile. Distinti saluti.

Avv. Pietro Motta

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