Riapre Palazzo Platamone - ex Convento San Placido

StabileUna "Casa della Cultura", sempre aperta ai catanesi ed ai visitatori. Così l'assessore comunale alla Cultura Fabio Fatuzzo ama sintetizzare l’ampio progetto culturale collegato al nuovo assetto di Palazzo Platamone-ex Convento San Placido, puntando l’accento sulla riqualificazione funzionale dello storico edificio d’impianto barocco, restaurato con criteri filologici dopo un lungo periodo di degrado e abbandono.

“Il recupero effettuato – afferma l’Assessore - è stato motivato dalla necessità di convertire uno spazio, finora destinato ad usi impropri, all’espletamento di manifestazioni culturali, tenendo conto delle specifiche finalità dei finanziamenti ottenuti”.

L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania e l’Istituto musicale Vincenzo Bellini.


con la PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DELL'attore Fulvio D’angelo

Catania, sabato 20 e domenica 21 dicembre 2008
Itinerari guidati
ore 10 – 12 – 16 - 18

L’Amministrazione Comunale ha ritenuto tale recupero strategico per lo sviluppo culturale della città, inserendolo nel 2003 nell’ambito del PIT 35 ”Catania Città metropolitana”. Nello stesso anno ha altresì partecipato al Bando ACRI – Sviluppo Sud – Distretti culturali, ottenendone il finanziamento alla conclusione dei lavori. Il progetto è stato curato in tutti i suoi aspetti tecnici ed amministrativi dal 1° Servizio della Direzione Cultura, con il coordinamento della dirigente, architetto Gabriella Sardella.

In occasione delle festività natalizie, il manufatto viene ora finalmente restituito alla città, con specifici percorsi culturali all'interno della struttura, che saranno programmati nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 dicembre, con quattro turni, che avranno inizio rispettivamente alle ore 10, 12, 16 e 18. L’iniziativa “Un luogo ritrovato” è stata realizzata dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania e l'Istituto Musicale Vincenzo Bellini, e con la partecipazione dell’attore Fulvio D’Angelo, nome di punta del panorama teatrale.

L’ex monastero sarà aperto a quanti vorranno visitarlo e partecipare all’itinerario guidato, che verrà ripetuto più volte durante la giornata. Ogni tappa prevede, con leggere varianti, una lettura ad hoc dell’attore Fulvio D’Angelo, una presentazione affidata ai funzionari, una parentesi musicale. L’appuntamento è all’ingresso di via Landolina, prima “stazione” con slides illustrative. La seconda tappa porta nel vano che presenta tracce di un’abitazione romana che la tradizione ama identifica con la “casa di Sant’Agata”.

Terza tappa il refettorio, dove si può ammirare il cartone preparatorio del dipinto Elogio delle arti (esposto al prestigioso Crescent di Dallas), recente dono dell’autore Alberto Abbate, caposcuola della pittura colta. Nel refettorio si alterneranno diversi gruppi musicali: il 20 mattina il Coro polifonico dell’Istituto Bellini (prevista l’esecuzione del Magnificat), il 20 pomeriggio l’ensemble di clarinetti Càlamus e in serata un recital di musica e prosa con l’attore Bruno Torrisi, la cantante Marianna Cappellani, il Trio 18 corde. Il 21 mattina ritorna Càlamus, il 21 pomeriggio un recital di arpa.

Suggestiva la corte interna dove si staglia la loggia aragonese, risalente alla seconda metà del ‘400, sola testimonianza che ci resta della città tardo-medievale, sopravvissuta al terremoto. Nuovamente all’interno le ultime tappe, per raggiungere il dipinto sacro che campeggia al primo piano, in cima allo scalone, Fulvio D’Angelo legge lo Stabat Mater. Infine in terrazza, ulteriore interessante visuale per ammirare il monastero, fondato agli inizi del Quattrocento nella dimora donata dalla famiglia Platamone all’ordine delle suore benedettine.

Da oggi il Platamone s’appressa a diventare la “Casa della Cultura”: un libro aperto attraverso il quale sarà possibile leggere la stratificazione urbanistica e la storia di Catania.

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