Se chiude (anche) il ‘Mercatone Uno’, azienda leader nella vendita di oggettistica, mobili, articoli di arredamento e per la casa in genere, c’è il rischio che la Zona Commerciale di Misterbianco si trasformi in deserto economico.
C’è l’impegno dell’amministrazione comunale di Misterbianco per i lavoratori a rischio licenziamento del ‘Mercatone Uno’, azienda che ha annunciato la chiusura dei punti di vendita di Misterbianco e di Palermo. Su proposta del consiglio comunale, la Giunta municipale ha dato il via libera ad un documento che non solo impegna l’amministrazione di Misterbianco a stabilire ‘linee guida’ di interventi a sostegno dei lavoratori, ma che si rivolge a tutti i livelli istituzionali: dalla Regione Siciliana al Governo nazionale. La preoccupazione dell’amministrazione di Misterbianco, in un momento di crisi economica, è che con l’ipotesi di chiusura del punto vendita alla Zona Commerciale, un tempo la più vasta del Meridione, possa essere alimentato quel fenomeno di ‘desertificazione’ commerciale che negli anni ha investito molti territori in provincia di Catania, tra cui Misterbianco.
Nella delibera approvata, la Giunta, oltre ad esprimere ‘solidarietà ai dipendenti dell’azienda’, invita i commissari straordinari nominati per la gestione dell’azienda ‘ad attuare ogni misura per scongiurare la chiusura dei punti vendita e ad agire con la massima chiarezza e tempestività nei confronti dei dipendenti, per evitare false speranze’. Nella peggiore delle ipotesi, se l’azienda procederà con la chiusura dei punti vendita e con il licenziamento degli impiegati, l’amministrazione di Misterbianco sollecita ‘ogni forma di concertazione per concedere al personale rimasto senza lavoro, adeguati ammortizzatori sociali’. Da marzo, da quando è stato proclamato lo stato di agitazione in occasione della svendita totale presaggio di chiusura, i dipendenti del ‘Mercatone Uno’ di Misterbianco, 99 quelli a rischio, chiedono ‘Lavoro, dignità e trasparenza’.
Da anni gli impiegati vanno avanti con contratti di solidarietà e con un taglio significativo di stipendio e di ore lavorative. Nei mesi scorsi, oltre ai sindacati, a fianco dei lavoratori ‘per impedire la desertificazione della zona commerciale’ di Misterbianco sono scesi anche gli ex componenti del Circolo del Pd di Misterbianco.
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18/05/2015