Simeto Ambiente. E’ stato deciso che si attingerà ancora dal Fondo di rotazione

Simeto Ambienteda lasicilia.it
Sono ancora una volta i sindaci ad evitare
il peggio; a scongiurare che l’emergenza
possa ancora ripetersi. La questione
rifiuti nei Comuni gestiti dalla società
Ato Simeto-Ambiente, si è risolta
grazie all’impegno dei primi cittadini
che per pagare il servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti, faranno ancora
fronte al fondo di rotazione. La notizia è
arrivata ieri, al termine dell’incontro a
Palermo, dove si è costituito da qualche
settimana un tavolo tecnico permanente.
Un incontro al quale erano presenti i
primi cittadini di Adrano, Pippo Ferrante;
Paternò, Pippo Failla; Misterbianco,
Ninella Caruso;
Santa Maria di Licodia,
Salvo Rasà; e Nicolosi, Nino Borzì. Ad
incontrarli gli assessori regionali all’Ambiente,
Giuseppe Sorbello e al Bilancio,
Michele Cimino; i presidenti degli Ato Simeto-
Ambiente, Messina1 e Enna1, il
presidente della commissione regionale
all’Ambiente, Fabio Mancuso; e il presidente
di Serit Sicilia, Antonio Finanze.

Alla fine, grazie all’impegno della Regione
Siciliana rappresentata dai due assessori
presenti all’incontro, si è deciso che si attingerà ad un fondo che al momento
ha una disponibilità di sette milioni
di euro, inoltre, si inserirà un emendamento
alla legge di riforma del sistema
rifiuti, che verrà discussa in aula i primi
giorni del prossimo mese, con il quale
si stabilirà di rimpinguare il fondo con
ulteriori somme, con il fine di evitare
nuove emergenze fino all’approvazione
definitiva della legge, attesa tra i mesi di giugno e luglio. I sindaci hanno avuto
rassicurazioni dall’assessore Cimino che
i bilanci comunali non rischiano nulla visto
che la Regione consentirà il reingresso
delle somme anticipate con una dilazione
in quindici anni.
Per Simeto-Ambiente, dunque, una
vera boccata d’ossigeno, visto si è avuta
notizia del fatto che la Serit ha la disponibilità
al momento di circa 700 mila
euro, ricavati dall’incasso del pagamento
della Tia. Somme che non sono assolutamente
sufficienti per coprire il costo
di un mese del servizio, ammontante a
circa quattro milioni di euro. E’ quasi
certo che non sarà possibile avere le
somme per il prossimo 16 marzo. Per la
disponibilità delle somme è comunque
necessario che la Giunta regionale approvi
una delibera.
I sindacati prendono con favore la notizia
anche se fanno sapere che non sospenderanno
lo sciopero del prossimo
16 marzo, anche perché, evidenziano,
non c’è ancora una data certa su quando
i lavoratori prenderanno lo stipendio.

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