Per non dare nell'occhio alle forze dell'ordine, utilizzava il parco giochi, dove di solito vanno i bambini a giocare, come luogo d'incontro per spacciare marijuana ai tossicodipendenti.
I carabinieri della Tenenza di Misterbianco, però, lo hanno colto in fragranza di reato, lo hanno arrestato e, in ossequio al decreto del ministro di Grazia e giustizia Severino, dopo essere stato posto agli arresti domiciliari per una notte, è stato processato per direttissima e condannato, perché incensurato, a un anno e due mesi di reclusione, pena sospesa.
Lo spacciatore è un giovane di 28 anni, disoccupato, residente nel centro etneo, in contrada Madonna degli Ammalati, e aveva scelto come zona di spaccio il quartiere di Serra Superiore, dove da anni è ubicato un piccolo parco giochi per i bambini.
I militari, in servizio di pattuglia in borghese, avevano notato la presenza dell'uomo nel parco giochi senza che fosse accompagnato da un bimbo e per tale motivo lo tenevano sotto controllo da lontano, accertando che il giovane veniva avvicinato da altre persone alle quali cedeva un piccolo involucro.
Avuta certezza che si trattasse di qualcosa di illecito, i militari hanno atteso il «cliente» successivo e, appena lo spacciatore ha ceduto il solito involucro, sono intervenuti prontamente per coglierlo in fragranza di reato, mettendo sotto sequestro la dose di marijuana e i 65 euro che teneva in tasca, in quanto provento dell'attività illecita di spaccio.
Da un controllo delle aiuole circostanti il parco giochi, i Cc rinvenivano un involucro contenente altre 5 dosi già confezionati per un totale di 18 grammi di sostanza stupefacente.
La Sicilia
31/05/2012