Test-Librinscena: nuova tranche della rassegna promossa dal Teatro Stabile

Teatro StabileNuova tranche e nuovi ospiti per “TeSt–Librinscena. Incontri letterari e dintorni”, la rassegna promossa dal Teatro Stabile di Catania, con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana, in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania. Un ciclo in progress e all’insegna della multimedialità: da qui la collocazione nell’ambito di TeSt, la sezione che lo Stabile etneo dedica alle iniziative sperimentali.

Apre Daria Bignardi che presenta la sua ultima fatica Non vi lascerò orfani (Mondadori, 2009), libro delicato e commovente scritto da una delle giornaliste più brillanti e apprezzate del panorama nazionale. Perdere la madre a 40 anni, in un’età già di bilanci e di maturità, lontana dalla spensieratezza della gioventù: è un dolore al quale si dovrebbe essere preparati, ma che invece entra nella vita a gamba tesa e lascia un’ondata irrefrenabile di commozione e di ricordi. Mai malinconica, e sostenuta da uno stile elegante, la scrittura della Bignardi sa però reagire e trasforma una storia triste in una toccante dichiarazione d’amore e gioia di vivere. In prospettiva, Daria racconta anche la propria vita, indissolubilmente legata alla mamma (10 febbraio, ore 18, Monastero dei Benedettini, Coro di Notte).

Valerio Massimo Manfredi, con la sua scrittura che sa dare vita ad un mirabile intreccio di saggio e romanzo, indaga su un enigma tra i più intriganti della storia e lo racconta in La tomba di Alessandro (Mondadori, 2009) Per secoli meta di continui pellegrinaggi nella città di Alessandria, con l’avvento del cristianesimo il sepolcro di Alessandro Magno precipita nell’oblio e di esso si perde ogni traccia. Manfredi, che nella sua trilogia “Alexandros” ha tracciato un indimenticabile profilo del sommo condottiero macedone, ne parlerà con gli esperti Lorenzo Braccesi e Monica Centanni (25 febbraio, ore 18, Monastero dei Benedettini, Coro di Notte).

Le perfezioni provvisorie (Sellerio, 2010) è il quarto romanzo dedicato all’avvocato Guido Guerrieri, che torna in libreria con una storia al cardiopalma. La ventiduenne Manuela, brillante studentessa alla Luiss, è sparita nel nulla. I genitori disperati convincono Guerrieri ad assumere il caso, più da investigatore che da avvocato. Inizia un viaggio in una realtà apparentemente lineare ma invece inquietante, che trova specchio e risonanza nella città di Bari, mai così inquieta e indecifrabile, eppure mai così bella. L’autore Gianrico Carofiglio, accompagnato al pianoforte da Massimiliano Pace che suonerà la colonna sonora del romanzo, si confronterà con i lettori in un serrato "faccia a faccia" (4 marzo, ore 20, Teatro Verga).

“Librinscena”, alla cui cura ha collaborato Maddalena Bonaccorso, prevede inoltre le imperdibili feste-tributo dedicate a due straordinarie figure. Landissimo è titolo dell’omaggio ai 50 anni di carriera di Lando Buzzanca, che incarna come pochi il mito dell’attore. E' passato dunque mezzo secolo dal lontano 1961, quando l’artista ventiseienne venne scritturato da Pietro Germi per la parte di Rosario Mulè in “Divorzio all’italiana”. Da allora, un incessante vortice di successi e ruoli indimenticabili hanno costellato la sua carriera, dal “Don Giovanni in Sicilia” di Alberto Lattuada (1967) fino a “Il merlo maschio” di Pasquale Festa Campanile (1971); per arrivare al ruolo del principe Giacomo Uzeda nel film “I Vicerè” di Roberto Faenza e alle recenti serie televisive. Un carattere travolgente di simpatia e una faccia indimenticabile segnata dalla vita e dalla passione. Questo è Lando Buzzanca, che la città di Catania festeggerà in una serata speciale, durante la quale verrà intervistato dal giornalista Giovanni Minoli (29 marzo, ore 20, Teatro Ambasciatori).

“Ottant’anni in Sicilia” è il tema della festa di compleanno per Nino Milazzo. “Un italiano di Sicilia”: così definisce se stesso il grande giornalista catanese nel titolo della sua autobiografia. Una carriera vissuta con la schiena dritta, una naturale eleganza e una proverbiale umiltà che ancora oggi lo rendono un maestro e un esempio per le giovani generazioni di giornalisti. Insigne esperto di politica internazionale, per tanti anni è stato vicedirettore del Corriere della Sera, approdando poi a L’indipendente, fino alla direzione dell’emittente Telecolor. Catania, tanto amata e odiata allo stesso tempo, dalla quale per decenni è stato lontano portandola però sempre nel cuore e nella mente, festeggerà i suoi meravigliosi ottant’anni in un’altra serata indimenticabile, che vedrà Milazzo circondato dall’affetto dell’intera città e affiancato da amici e colleghi di tutta una vita, come Andrea Camilleri, Emanuele Macaluso e Francesco Merlo (19 aprile, ore 20, Teatro Ambasciatori).

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