Un lavoro sicuro per i nostri giovani umiltà e onestà nei comportamenti

elezioni comunali Misterbianco a maggio avrà il nuovo sindaco. La campagna elettorale, dopo la presentazione delle liste, inizia a farsi più frenetica, con il susseguirsi di incontri pubblici e visite dei leader dei partiti nazionali. In gioco è il futuro di uno dei Comuni più importanti della provincia dove, come in un laboratorio scientifico, si sperimenteranno nuove formazioni e alleanze politiche. Ai cittadini, sommersi dalle migliaia di «santini» lasciati dai candidati sui banconi dei negozi o dei bar, interessa il futuro del proprio Comune: cosa ci si aspetta dalla nuova amministrazione e dal nuovo sindaco che sarà chiamato dagli elettori alla guida di una comunità di cinquantamila abitanti?

«Mi auguro - dice Pippo Rapisarda, docente di lettere, 63 anni - che finalmente si concentri l'attenzione nei confronti del paese e soprattutto del centro storico che soffre. Un'attenzione alle nuove generazioni. Io chiedo al nuovo sindaco imparzialità, umiltà e coerenza poiché solo con una grande apertura mentale si può non rimanere schiacciati dai partiti».

L'attenzione ai giovani è un tema che interessa anche Enzo Coco, 53 anni e dipendente del Comune di Catania. «Da padre - afferma Coco - desidererei un'attenzione particolare ai giovani. Ecco perché credo che il nuovo sindaco debba fare di tutto per rilanciare la nostra zona commerciale, una volta fiorente e adesso in forte affanno».

Se la zona commerciale piange il centro urbano certamente non ride. «Noi commercianti - esordisce Pina Arcidiacono 54 anni - soffriamo della carenza di un controllo del traffico e della mancanza di parcheggi. L'auspicio è che il nuovo sindaco più che parlare e promettere si prodighi a fare per i giovani, io ho un figlio di 20 anni, e per il loro futuro incerto».

«Bisogna che il futuro sindaco si impegni veramente per dare prospettive concrete ai giovani - dice Angela Consoli, 30 anni specializzanda in psicologia - per questo occorre che la prossima amministrazione comunale comprenda le esigenze del cittadino».

Per chi il lavoro non lo ha più i problemi da affrontare sono ancora più difficili. «Le difficoltà delle famiglie sono ogni giorno più grandi - afferma Salvatore Gentile, 54 anni disoccupato - e il lavoro è la richiesta principale che chiedo alla prossima amministrazione che governerà questo Comune. Per il resto al sindaco chiederei maggiore attenzione alla vivibilità del territorio, incrementando gli spazi fruibili».

Per alcuni non basta il solo impegno, ma occorre anche il buonsenso, vista la difficile situazione economica che attraversa l'Italia. «E' necessario che l'amministrazione sia equa nel decidere le cose che hanno maggiore priorità per le famiglie come quando si impongono le tasse - esordisce Mimmo Santonocito 71 anni, pensionato - Il sindaco deve stare veramente al di sopra delle parti poiché deve aver l'obbligo di non fare quadrato con il proprio partito, ma essere super partes come il presidente della Repubblica».

Anche per chi non ha un lavoro stabile come Giusy Giuffrida, 24 anni, operatrice in un call center, la questione morale riveste una particolare attenzione. «Mi auguro che il futuro sindaco non scenda a compromessi e si occupi della viabilità, ma anche della spazzatura che invade le nostre strade e che costa parecchio. Oltre al lavoro stabile, chiedo maggiore attenzione al territorio e alle possibilità di sviluppo turistico».

La raccolta dei rifiuti è un problema non secondario per i cittadini del centro etneo. «Occorre un impegno concreto sul problema della raccolta dei rifiuti e sul loro costo - dice Salvatore Alfonzo 53 anni, imprenditore - e poi un impegno a risollevare le sorti del paese e a organizzare quelle manifestazioni che il Comune una volta proponeva. Al nuovo sindaco chiedo maggiore presenza con i cittadini per dare risposte, so che non si possono fare miracoli, ma occorre un impegno massimo e quotidiano».

«Il sindaco - dice Luigi Di Stefano, 27 anni, geometra - dovrà avere comprensione dei problemi della gente e a lui chiedo la massima trasparenza negli appalti e nella gestione della cosa pubblica e di rendere il paese più vivibile e vivo».

Il tema della vivibilità sta a cuore ai giovani, ma anche ai commercianti. «Bisogna che ci sia una scossa affinché il paese si rimetta in moto - dice Maria Caruso, 56 anni. che gestisce un bar in pieno centro storico - avendo un occhio alla spesa ma anche uno alle tasse, come quella sulla raccolta dei rifiuti. Credo che il nuovo sindaco debba essere umile e gli chiedo onestà e oculatezza nella spesa perché i soldi sono della comunità».

Carmelo Santonocito
La Sicilia
16/04/2012

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