Mercoledì 25 marzo, alle ore10.30, Vincenzo Pirrotta incontra gli studenti del Liceo classico “M. Cutelli” di Catania per presentare “Terra Matta”, l’incredibile autobiografia di Vincenzo Rabito, pubblicata come eccezionale romanzo popolare nel 2007, ed ora in scena al Teatro Stabile.

La storia di un contadino siciliano semianalfabeta, scritta in una lingua che mette insieme italiano e siciliano in una maniera originalissima, ma che farebbe inorridire qualunque insegnante, viene proposta da Vincenzo Pirrotta agli studenti di un Liceo Classico. Un punto di vista insolito per degli studenti abituati a leggere i grandi classici e a tradurre dal greco e dal latino.

Ma forse un modo estremamente efficace per far capire che il bisogno di raccontare una vita, la propria nel caso di Rabito, è una prerogativa, anzi un bisogno di tutti gli uomini e non solo dei letterati. E quando questo bisogno si fa pressante, la voglia di comunicare attraverso la scrittura non si ferma di fronte alle regole della grammatica o della sintassi, ma è capace addirittura di produrre una nuova lingua.

Volersi esprimere, lasciare una traccia di quello che si è fatto e della tenacia con cui, nonostante tutto, la vita vale la pena di “combatterla”, è sicuramente il valore più grande per dei giovani che la vita devono ancora affrontarla. E nella vita di Vincenzo Rabito, come in quella di ciascuno di noi, si rispecchia tutta la storia, anche quella con la S maiuscola. Perché la Storia la facciamo anche noi.