«Non vanno pagate le bollette di centesimi, sotto 5 euro»

Simeto AmbienteOltre alle questioni legate al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, l'attenzione di Simeto Ambiente si concentrata anche sui casi, emersi in questi giorni, relativi alle inusuali comunicazioni del recupero di crediti di pochi centesimi. Come quello di Biancavilla, con una fattura erronea, per un importo di 3 centesimi, inviata ad un utente, o di Belpasso che, però, in base ai controlli effettuati da Simeto Ambiente, sembra abbia una spiegazione diversa.

Per tutti, Simeto Ambiente specifica che «gli importi inferiori ai 5 euro richiesti ai contribuenti non vanno pagati. I casi riscontrati relativamente a richieste di pagamento per pochi centesimi di euro, sono dovuti ad errori del sistema, in corso di perfezionamento». Il responsabile area Tia, controllo di gestione di Simeto-Ambiente, Ottavio Ecora, evidenzia che «sulle 125mila fatture emesse abbiamo riscontrato una decina d'errori. I contribuenti non devono allarmarsi, le cifre richieste sotto i 5 euro - ribadisce - non vanno pagate». In questo gruppo rientra il caso di Biancavilla.

L'anomalia belpassese, invece, fa parte invece delle 60mila richieste di sollecito tra cui sono stati individuati circa 70 errori dovuti ad un errore dell'utente nella compilazione del contocorrente. «Il signor Giovanni ha pagato dopo aver ricevuto il sollecito e nel frazionamento in tre bollettini, non utilizzando i moduli prestampati, ha commesso un arrotondamento di un centesimo che non è sfuggito alla capillarità del sistema», ha spiegato il commissario liquidatore della Simeto ambiente, Angelo Liggeri, scusandosi per la confusione provocata comunque dalla procedura sperimentale.

La Sicilia
05/09/2012

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