Lo smaltimento dei rifiuti è da sempre un problema centrale nella vita di una comunità. Da qualche giorno Palermo si trova letteralmente coperta di rifiuti a causa di un guasto a quattro autocompattatori.
Queste scene non sono nuove soprattutto agli abitanti del Meridione. A volte è colpa della miopia degli amministratori che non si decidono a gestire il problema in modo diverso, puntando sulla differenziata.
Spesso, però, i principali responsabili sono i cittadini: questo è il caso di Misterbianco dove da più di un anno nella cittadina dell’hinterland del Catanese la spazzatura viene raccolta porta a porta. Sono stati distribuiti ai cittadini appositi contenitori e un calendario in cui è riportato il giorno o i giorni in cui quel determinato tipo di rifiuto viene raccolto dagli operatori ecologici.
I cittadini devono solo ricordarsi di differenziare i rifiuti e di mettere l’apposito contenitore con gli stessi davanti la porta di casa.
Inoltre, è possibile anche scegliere di portare i proprio rifiuti differenziati presso un’isola ecologica in cui vengono pesati i vari materiali portati e registrati i dati su una smart card. In base alla qualità e alla quantità si ha diritto ad uno sconto sulla tassa sui rifiuti.
Inoltre, sono state previste pene severe per i trasgressori rintracciati dalle forze dell’ordine nei rifiuti abbandonati. Nonostante queste iniziative, c’è chi ancora preferisce prendere la propria spazzatura e scaricarla in alcune zone creando delle discariche a cielo aperto.
Una delle più grandi si trova accanto alla caserma dei Vigili del Fuoco di via San Luca Evangelista, a pochi metri dal confine tra Misterbianco e Catania.
La zona è scarsamente abitata. Infatti, tranne qualche villa, i principali terreni sono occupati da un distributore di carburanti, dalla caserma e da un autolavaggio. Il vero e proprio quartiere San Giovanni Galermo comincia più in là. Le case presenti, dunque, non possono giustificare la mole di rifiuti che ogni giorno si accumula in quella zona.
Probabilmente, quindi, molta parte della spazzatura viene lasciata da quegli incivili a cui dà fastidio differenziare o alzarsi la mattina per lasciare il contenitore dei rifiuti fuori di casa oppure da quanti, e sono tanti, che abitando in altri comuni (dove è attiva la raccolta differenziata) portano a spasso i sacchetti di spazzatura per scaricarli altrove.
Nella zona in questione essendoci una rientranza è possibile accostare e lasciare i rifiuti praticamente indisturbati e lontani da occhi indiscreti.
Va ricordato che Catania non fa parte dell’ex ATO 3 e gli operatori ecologici che operano a Misterbianco non raccolgono quei rifiuti essendo di fatto fuori dal territorio di competenza.
In molte zone di Catania invece si provvede ancora raccogliendo la spazzatura dai cassonetti, ma lì non c’è un cassonetto e quindi non viene raccolta tutti i giorni, ma solo quando la montagna invade la carreggiata. La pulizia dura solo mezza giornata. Il giorno dopo ricompare magicamente per la felicità di automobilisti e di chi lavora in zona che deve per forza tapparsi il naso per via dell’odore “delicato” che emana.
Oltre alle gravi ripercussioni in termini di salute, il fenomeno delle discariche abusive ha anche dei costi economici. Per ripulire, si perde tempo e denaro, soldi che sono recuperati tramite la tassa sui rifiuti.
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28/05/2014