Questa è la storia di una donna “guerriera” che non si piegò mai davanti alla malattia, affrontandola sempre con grande personalità, dignità e con il sorriso che rassicurava tutti.
Questa è la storia vera di “Graziella”, il romanzo di Francesco Manna che racconta di una donna guerriera che ha sfidato la malattia col sorriso e con la forza.
La storia di una donna che non si è mai arresa e che ha provato, fino alla fine, a rinascere dalla sofferenza, perché ogni momento è buono per venirne fuori e tornare a vivere, come prima, più di prima. Un libro che rimpicciolisce il cuore, ma che dona tanta forza a chi più ne ha bisogno. Perché si combatta sempre con dignità, grinta e positività contro tutte le avversità della vita.
Il volume sarà presentato domenica 27 ottobre alle ore 18,30 al Palazzo del Senato in Via G. Bruno (Teatro Comunale) a Misterbianco (Ct). L’evento è promosso dal Presidente del Consiglio di Misterbianco e parteciperanno, oltre all’autore, il sindaco, esponenti del consiglio comunale e i colleghi di Francesco Manna del corpo di Polizia di Stato.
Graziella non ha mai smesso di vivere, lei era una combattente. Sempre col sorriso sulle labbra, sempre vicina al proprio marito e ai propri figli, anche quando, sin da giovanissima, il sarcoma ha fatto la comparsa nel suo corpo. Dapprima nella coscia sinistra e poi, quando sembrava ormai guarita dopo l’ennesima operazione, nel polmone sinistro. Graziella ha combattuto, le ha provate tutte, andando anche contro gli stessi medici che non le davano più una chance. Ha cercato perfino le vie della medicina alternativa, in una perenne battaglia tra la vita e la malattia. Perché lei, nella vita, credeva.
Francesco Manna, catanese all’esordio in ambito letterario e marito di Graziella, ci racconta in una prosa emozionante e struggente, scandita in 222 pagine edite dalla BookSprint Edizioni anche in formato digitale, la storia di sua moglie.. Un’esistenza fatta di attese e di false speranze, di ricerche alternative e di sogni. E lo fa perché la vita di Graziella sia da esempio per tutte le persone affette da malattie mortali. Perché la vita è un dono e, per quanto sia complicata la situazione, vale sempre la pena di combattere per tenersela stretta.
