La Giornata della Memoria a Misterbianco

Sebastiano Mancuso - MisterbiancoCon un incontro semplice ed emozionante alla Biblioteca comunale, promosso dal suo Assessorato alla cultura, Misterbianco ha degnamente celebrato la Giornata della Memoria.

“Poesia e visioni sulla Shoah”, senza orpelli retorici, perchè il ricordo dello sterminio nazista e la Shoah, dei martiri e di tante altre atrocità consumate nel mondo e nei tempi diventi “memoria” collettiva e condivisa, e si traduca in azione in una società che nel quotidiano tende a dimenticare. La coscienza critica va diffusa, ed i valori di libertà e democrazia vanno coltivati ogni giorno e dovunque. Perchè commozione, sdegno e ripugnanza non bastano, e bisogna combattere l’oblio e le minimizzazioni sui genocidi.

Presenti anche scuole (con l’assessore alla P.I. Santo Mancuso) e associazioni, dopo l’efficace intervento di Antonio Tomarchio della Sezione di Catania dei partigiani dell’ANPI, il novantenne misterbianchese Sebastiano Mancuso – medaglia d’onore ai deportati italiani - ha rinnovato con fervore la sua cruda testimonianza di 22 mesi di durissima prigionia nei campi di concentramento tedeschi, con uomini internati trattati come schiavi e bestie in vile dispregio a qualsiasi convenzione internazionale. Dopo di lui, Carmelo Bonanno ha ricordato le tremende esperienze ed i messaggi (alcuni dei quali lasciati a penna su quadretti) del grande nonno concittadino scomparso Nino Giuffrida Condorelli, recentemente insignito della medaglia d’oro, tra i tantissimi rimasti – da sopravvissuti – segnati profondamente nel corpo e nell’anima. E come ignorare le atrocità ignobili sui tantissimi bimbi fatti cavie di terribili esperimenti medici e poi impiccati o uccisi col gas.

Agghiaccianti “buchi neri” della storia, da non rimanere nel “recinto retorico” da cui doverci liberare, ma tali da alimentare invece sempre riflessione ed impegno in ciascuno, perchè mai più si ripetano quei misfatti e la disumanità non prevalga. Ed il dolore, il male, le ingiustizie e l’orrore possano dare spazio all’amore (“se non è chiedere troppo”, lo slogan della serata), così che una nuova umanità possa costruirsi assieme, sollecitata dalle toccanti letture di brani struggenti ad opera dei giovani del “Centro di poesia contemporanea di Catania” e dello stesso assessore Giuseppe Condorelli. foto

Roberto Fatuzzo
La Sicilia
29/01/2016

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