A Misterbianco il film documentario "L'Economia della Felicità"

Helena Norberg HodgeGiovedì 30 maggio, alle ore 20, al Teatro Comunale di Misterbianco, sarà presentato l’interessante film-documentario “L’economia della felicità”, su iniziativa delle Associazioni “Saja” e “Il Giardino dell’Arcobaleno”.

Il docu-film (del 2011) è co-diretto e prodotto da Helena Norberg Hodge, antropologa, ecologista, sociologa, scrittrice ed attivista fondatrice dell’ISEC (International Society for Ecology and Culture). La Norberg Hodge è stata definita tra l’altro la “Lady dell’ecologia” ed “una delle visionarie che cambiano il mondo”; si tratta di una ormai famosa analista dell’impatto della c.d. “economia globale” sulle culture e sull’agricoltura in tutto il mondo, una pioniera del movimento della “localizzazione”, ormai considerata fra i dieci ambientalisti più influenti al mondo. Missione dell’Istituto ISEC è quella di esaminare le cause profonde della nostra crisi sociale ed ambientale, promuovendo modelli di produzione, di consumi e di vita più equi e sostenibili sia a nord che a sud del nostro pianeta. Helena racconta tra l’altro la propria esperienza diretta e “di prima mano” sugli effetti dello sviluppo convenzionale nella regione dell’altopiano indiano del Ladakh (soprannominata “Piccolo Tibet”).

Vedere l'impatto del mondo moderno su una cultura antica – scrive la Norberg Hodge - mi ha illuminato su come la globalizzazione economica sia in grado di generare sensazioni di inadeguatezza e di inferiorità, specialmente nei giovani, e come queste pressioni psicologiche siano d'aiuto nella diffusione della cultura consumistica. Fin da allora ho continuato a promuovere la ricostruzione delle comunità e delle economie locali come fondamento dell'"Economia della Felicità".
E ancora: “La localizzazione dell'economia significa spostare le attività più vicino a casa, dando supporto alle realtà locali e alle piccole comunità anziché alle grandi corporazioni… Questo si traduce in una maggiore coesione sociale… La comunità è un ingrediente chiave per la felicità. Le ricerche confermano in modo pressoché universale che li sentimento di connessione con gli altri è un bisogno umano fondamentale… Una profonda connessione con la natura è altrettanto fondamentale per il nostro benessere... Malgrado l'immensità della crisi che stiamo affrontando, convertirsi ad economie basate sulle comunità locali rappresenta una soluzione di grande potenza… Non significa tornare all'età della pietra; vuol dire tornare alle fondamenta delle relazioni.” Sono alcuni dei concetti-chiave dell’attivista e studiosa Helena, autrice di svariate pubblicazioni, che nel 1986 ha ricevuto il Right Livelihood Award (premio al corretto sostentamento) anche detto "premio Nobel alternativo", come riconoscimento per il suo lavoro in Ladakh.

Nel suo film documentario, Helena Norberg-Hodge ci elenca alcune scomode verità sulla globalizzazione. Qualche fotogramma che definisce lo stato di salute della civiltà occidentale e poi l'elenco di cosa non funziona, di come biologicamente e culturalmente la nostra idea di esistenza si sia tramutata in spirito di sopravvivenza, con pochi slanci di vitalità e tanti momenti di sconforto. “Crisi? Nuove regole e meno global” afferma la linguista e antropologa: "La soluzione è la localizzazione. Dobbiamo dire chiaramente che non vogliamo più pagare tasse che vanno a favore solo di grandi imprese e banche e non della popolazione. E’ anche un problema di crisi della democraziaDobbiamo imparare a riconoscere e contrastare gli effetti più nefasti della globalizzazione che sta distruggendo il pianeta e ci mette in una condizione di continua competizione per il lavoro e le risorse, che ci viene detto sono sempre più scarsi. Ma chiediamoci perché c’è meno lavoro e perché le risorse scarseggiano… Mi piace in particolare l’espressione “decrescita felice” perché fornisce una visione positiva della vita ".

Le Associazioni organizzatrici dell’iniziativa di giovedì 30 maggio sera, e probabilmente di altre successive, sono organismi no profit di promozione sociale. “Il giardino dell’Arcobaleno” fa parte della “Rete delle Fattorie sociali” (aderente al Forum Nazionale Agricoltura Sociale). L’Associazione “Saja” si propone come “luogo di incontri con e nella natura” e si definisce “persone, piante, animali e pensieri che insieme, ma ognuno al suo posto, convivono e cooperano”. Si tratta soprattutto di giovani in gamba che affrontano a proprio modo la mancanza di lavoro e di prospettive sbracciandosi e intraprendendo, in un momento così difficile e spesso drammatico, iniziative equosolidali che indicano tra l’altro come il vero “benessere” sia perseguibile ed un mondo migliore sia davvero possibile per tutti.

L’appuntamento del 30 maggio sera al Teatro Comunale di Misterbianco, con il film “L’economia della felicità”, ci sembra proprio da non perdere.

Roberto Fatuzzo

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