“Pezzi di bimba” di Agata Sava non è un comune libro di poesie. È ricco di emozioni, sentimenti, riflessioni dell’autrice che si proiettano in una prospettiva universale: la condizione umana dilaniata dall’antinomia dell’ esistenza.
“Pezzi” di “bimba” due parole apparentemente contrapposte ma sostanzialmente confluenti. Entrambe esplicative, cariche di storia, in una realtà che ci attanaglia, paradossalmente, fin dalla tenera età.
Da una parte lo scorrere della vita deposita ferite frantumando l’anima in “pezzi”, dall’altra la tenerezza che rievoca l’infanzia nel cuore di “bimba”. L’ inquetudine giovanile, la scoperta del sé, il senso di ribellione, la solitudine, valori come l’amicizia, la libertà, l’amore… tutto in una bimba che continua a vivere dentro una donna esaltandone la ricchezza che diventa bellezza interiore.
Le parole usate da Agata Sava come tormento, angoscia, agonia, unghie che spaccano il cuore….. sono parole crude, realistiche, mai sofisticate o forzatamente ricercate e insieme a parole come il ticchettio della vita che esplode in petto esprimono uno stato personale che, generosamente, inconsapevolmente, diventa universale. La rabbia, la passione pervadono in ogni verso, in ogni parola scritta come sgorga dall’ anima. Dallo sfogo di una giovane donna, che urla di vivere il tempo del suo tempo, nasce una vera e propria vocazione verso la scrittura.
Complimenti Agata Sava, la tua caratteristica stilistica sta proprio in questa grinta emotiva che non puoi smettere di ascoltare, esprimere e condividere. Lo stile e i contenuti sono ben armonizzati in un equilibrio che rende quest’ opera gradevole e arricchente.